Pontida al centro della politica nazionale
Giugno 2011
Pontida al centro della politica nazionale
Marzo 2010
GIUGNO 2009
Per quanto riguarda la PROVINCIA è addirittura superfluo dire che gli operesi non possono fare altro che votare la lista tracciando una croce sul simbolo della LEGA NORD che appoggia il candidato alla presidenza GUIDO PODESTà.
Per quanto riguarda il Presidente uscente, tale Filippo Penati, ci teniamo a ricordarvi il bel regalo che ha cercato di fare alla nostra OPERA con il suo compare, il nostro ex Sindaco Ramazzotti, quando nel dicembre del 2006 tentò con tutte le forze di scaricare un bel CAMPO NOMADI proprio all’ingresso della nostra città. Il resto è storia…
Per quanto riguarda l’inceneritore nel Parco Sud, che oggi Penati dice di non volere, gli ricordiamo che proprio lui ha approvato il Piano Rifiuti che ne consente la realizzazione (che noi impediremo, ovviamente).
Quindi alla PROVINCIA sula scheda GIALLA è sufficiente una croce sul simbolo elettorale della LEGA NORD, quello con il guerriero armato di spada e la scritta BOSSI, senza scrivere preferenze. Il nome del nostro candidato di collegio al Consiglio Provinciale FABRIZIO DALCERRI è infatti già scritto sulla scheda e non serve scrivere altro.
Per quanto riguarda invece le elezioni per il PARLAMENTO EUROPEO è importante, se non fondamentale, dare la fiducia anche ai candidati poiché tra loro ci sono quelle persone che rappresenteranno OPERA, la LOMBARDIA e l’intera nostra Nazione.
Quindi sulla scheda GRIGIA delle elezioni per il rinnovo del PARLAMENTO EUROPEO è necessaria la croce sul simbolo della LEGA NORD, con il guerriero armato di spada e la scritta BOSSI, e scrivere nello spazio per le preferenze fino a tre nomi di persone di fiducia. Tra i nomi da scegliere vi segnaliamo in particolare quelli di BOSSI, BORGHEZIO e PEDRETTI.
Così, tra le tante schifezze (passatemi il termine poco fine) che si possono leggere sul giornalino dei comunisti di Opera, si trovano anche attacchi personali, illazioni persino su come il Sindaco possa mantenere la famiglia (alla faccia degli operai che con la metà dello stipendio del nostro primo cittadino mantengono, oltre ai figli, magari anche la moglie). Ma questo non ci scalfisce, anzi ci fa sorridere, quel che preoccupa è leggere invece ancora articoli scritti da GENTE SPAZZATA VIA DA TANGENTOPOLI che si è riciclata su quegli stracci di carta che prima di finire in pattumiera lordano le nostre cassette della posta.
Così ritroviamo ex sindaci, ex vice, ex architetti di corte, ex dirigenti di carrozzoni messi li dai partiti a rubare i nostri soldi, ex di tutto di più e qualche nuovo entrato: nipote, figlio o semplice colluso che magari non ha ancora assaporato il gusto del potere. Raccontano così tante balle, su qualsiasi cosa, che neppure è necessario spiegare ai cittadini che oramai hanno imparato a distinguere le bugie dalla realtà proprio grazie a loro che, quando leggono una qualsiasi stupidata su qualche giornaletto di sinistra, la realtà è esattamente all’opposto di quello che scrivono i cacciaballe comunisti di Opera.
Così facendo però è troppo semplice, e poi qualcuno potrebbe anche credere alle stupidate che legge, ed allora invitiamo i cittadini a recarsi in Comune, ai Consigli Comunali o a scrivere al Sindaco ed ai suoi Assessori al fine di sapere, in merito alle questioni che riguardano tutti, se quanto sentono dire dai lacchè di corte, le vecchie clientele elettorali oggi piagnucolanti, sia vero oppure no. Intanto vi diamo un consiglio:
APRILE 2008
il tuo voto
al sicuro
Tra gli altri progetti previsti dal programma, Ettore Fusco si impegna a battersi per i suoi cittadini affinché la caserma dei Carabinieri di Noverasco, oggi dietro lo svincolo della tangenziale lontana anche dalla stessa frazione operese, sia trasferita in paese con il vantaggio di avere gli agenti dell'Arma sempre presenti, anche a piedi, all'interno del centro abitato.
L'edificio che adesso li ospita lontani dalla gente potrebbe cambiare gestione, come del resto era previsto nella sua destinazione iniziale, ed essere occupato dalla Polizia Stradale.
Più agenti, più strutture ed anche una Polizia Locale che diventi efficiente ed attenta alla sicurezza dei cittadini occupandosi meno di multare, le mamme a scuola e le ambulanze in servizio, e più della prevenzione di atti criminosi.
Più sicurezza per gli operesi significa tornare ad una società più libera e serena. Opera la vogliamo ancora libera, forte e sicura.
Cari compaesani voglio riportare il vostro ricordo alla famosa rivolta fatta da tutti noi contro l'insediamento di un campo nomadi all'ingresso di Opera. Tutto questo voluto nella più totale illegalità dal nostro attuale ed uscente Sindaco Alessandro Ramazzotti. Io con molti di voi dal 21/12/06 al 11/2/07 ho preso freddo e gli insulti dalla giunta in carica, dai mass media e dai politicanti di quella sinistra becera che continuava a darci dei razzisti, sapendo che li stavamo liberando dall’illegalità e dal degrado più assoluto. Con noi hanno anche partecipato i nuovi cittadini che si erano appena insediati nelle case delle vie Moneta, Golgi e Bovet. Oggi mi impegno con voi per continuare a mantenere il nostro paese pulito, ordinato, sicuro, per consegnarlo alle prossime generazioni nelle migliori condizioni possibili.
Io amo Opera e quindi alle prossime amministrative del 13 e 14 aprile ti chiedo di votare la lista FUSCO SINDACO e scrivere COLOMBO accanto al simbolo. Grazie a tutti voi per la collaborazione ed attenzione.
Candidato al Consiglio Comunale FABRIZIO DALCERRI:
Dal 15 aprile ci sarà una nuova Opera. Sicurezza, attenzione alle famiglie, salvaguardia degli anziani e più spazi per i bimbi. Sono questi i temi su cui vorrei lavorare, con il pieno sostegno del candidato sindaco Ettore Fusco e la squadra del centrodestra Operese nei prossimi 5 anni. A Opera serve ancora di più: dobbiamo lavorare per dare le risposte ai bisogni della gente. Alle famiglie serve un forte sostegno, per questo punterò ad ottenere un bonus economico da dare come aiuto concreto ai nuclei familiari della nostra città. Il tema anziani è molto sentito; Opera è uno dei pochi Comuni dove manca una residenza efficiente e moderna in grado di dare un aiuto reale ai “nonni” della nostra comunità. La sinistra, tanto attenta alle necessità degli stranieri, si è dimenticata di loro. Noi no! Per i bimbi è fondamentale la ristrutturazione e l’ampliamento dell’asilo comunale, le nuove aree residenziali del nostro Comune porteranno nuove famiglie e la struttura esistente si rivela già insufficiente.
Alle elezioni comunali, scheda azzurra, ti chiedo di mettere la croce sul simbolo del centrodestra FUSCO SINDACO e scrivere DALCERRI.
Candidato al Consiglio Comunale SIMONE GUSMERI:
Mi propongo per dare un forte ed incisivo aiuto a rendere Opera un paese pulito, in tutti i sensi. Per fortuna non siamo ai livelli di Napoli ma qualcosa di concreto deve essere fatto al più presto. Se abbiamo la voglia di fare un giro per il nostro Comune a piedi o in bicicletta possiamo verificare che ci sono molte zone dove ormai vige uno stato di sporcizia, decadimento urbano, cumuli di macerie, cartoni e altro materiale non bene identificato. Come possiamo noi genitori dare un educazione ai nostri figli per il rispetto dell’ambiente e delle altre persone se noi per primi non siamo in grado di dare un esempio qualificante? Dove è l’educazione civica che veniva insegnata a scuola? Perché se attraversiamo il confine svizzero rimaniamo per un paio di minuti straniti per la pulizia e la rispettiamo? Forse ci sentiamo sorvegliati, se abbiamo una cicca da buttare, e ci
viene spontaneo buttarla nel cestino che è presente in molti punti? Penso che chi vive in un Paese pulito abbia di conseguenza una grossa soddisfazione morale. Far funzionare veramente la raccolta differenziata e nel contempo creare una card nominale a famiglia per ottenere dei bonus da detrarre nella cartella esattoriale potrebbero essere un inizio colmo di progetti e suggerimenti per vivere meglio senza ricorrere ai vari termovalorizzatori che, gestiti in maniera non ottimale, causano sicuramente dei problemi gravi. Un Paese ordinato e pulito per gente più appagata dalla civiltà operese.
Sulla scheda azzurra per il COMUNE metti una croce sul simbolo di FUSCO SINDACO sostenuto da PDL LEGA E UDC e scrivi GUSMERI
VOTA la lista dei candidati PER OPERA con FUSCO SINDACO
- ANTONINO NUCERA
- ALBERTO “PINO” POZZOLI
- GAETANO TEDESCHI
- COLOMBO RENATO
- VITTORIO CALVI
- MARIA ROSARIA “ROSY” RIVIECCIO
- MARIA ROSARIA CIUCCIO IN PETRONE
- CORRADO ANELLI
- LORENZO BOZZINI
- ANTONIO STEFANO BUONO
- FABRIZIO ANGELO DALCERRI
- MARIA PIA GIMILLARO IN SOLEO
- SIMONE STEFANO GUSMERI
- MARCELLO STEFANO MANCINA
- RAOUL UGO MONTANARI
- DAVIDE NININO
- MARCO ANTONIO ALBERTO ROSSI
- CLAUDIO EMENIO STROPPA
- PASQUALE ANTONIO TOMA
- ILEANA ZACCHETTI
I prossimi appuntamenti:
MERCOLEDì 9 ORE 21 CONFRONTO POLIFUNZIONALE VIA GRAMSCI
Giovedì 10 ore 21 teatro eduardo Via papa giovanni xxiii
venerdì 11 ore 21 aula magna scuola media via f.lli cervi
STIAMO LAVORANDO CON VOI
CITTADINI NON MANCATE!
MARZO 2008
CITTADINO
Abbiamo lottato insieme al popolo per la sicurezza, contro l’immigrazione, a favore del sociale favorendo gli italiani, a difesa dei progetti per le nostre infrastrutture, le nostre comunità. Di recente ci siamo trovati, sempre soli, a lottare per salvare Malpensa dalla crisi cronica dell’Alitalia che rischia di mettere in ginocchio l’economia della parte produttiva del paese, la Lombardia, con la chiusura del più importante hub internazionale del Nord Italia.
Nel nostro paese però, qui a Opera, vi è un ulteriore motivo per lottare e sostenere gli uomini del Carroccio: si vota per il Sindaco ed i candidati al Consiglio Comunale.
La Lega Nord, insieme al Popolo della Libertà ed all’Unione di Centro, si candida a sostituire la vecchia nomenclatura comunista portando all’interno del palazzo comunale i suoi rappresentanti. Una lista di persone, quelle del centrodestra, che meritano il voto dei cittadini di Opera tanto per quello che hanno fatto, in dieci anni all’opposizione a Ramazzotti e Borghi, quanto per quello che potrebbero fare se messi in condizione di amministrare il paese. Ci sono donne e uomini competenti, esperti, giovani ed adulti preparati, appassionati di politica e pubblica amministrazione. Persone che si candidano a governare un paese, con il cuore e con la testa, per il gusto e l’orgoglio di essere operesi a Opera.
Tutte persone che hanno sottoscritto un patto con il candidato Sindaco ed i cittadini impegnandosi, tra le altre cose, a dimettersi da Consigliere Comunale in caso di non condivisione della politica del gruppo di appartenenza, del Sindaco o della Giunta Comunale.
Venti persone più il candidato Sindaco che si sono impegnati a lavorare nell’interesse dei cittadini ed hanno fatto quello che i parlamentari nazionali non vogliono trovare il sistema di regolamentare: la norma antiribaltone. Nessuno consigliere della maggioranza lascerà mai per passare all’opposizione ed in caso di non condivisione si dimetterà da Consigliere. Volesse il cielo lo facessero anche i parlamentari a Roma, anziché creare ogni giorno un partito…
La lista dei candidati PER OPERA (in verde quelli della Lega Nord):
1. ANTONINO NUCERA
2. ALBERTO “PINO” POZZOLI
3. GAETANO TEDESCHI
4. COLOMBO RENATO
5. VITTORIO CALVI
6. MARIA ROSARIA “ROSY” RIVIECCIO
7. MARIA ROSARIA CIUCCIO IN PETRONE
8. CORRADO ANELLI
9. LORENZO BOZZINI
10. ANTONIO STEFANO BUONO
11. FABRIZIO ANGELO DALCERRI
12. MARIA PIA GIMILLARO IN SOLEO
13. SIMONE STEFANO GUSMERI
14. MARCELLO STEFANO MANCINA
15. RAOUL UGO MONTANARI
16. DAVIDE NININO
17. MARCO ANTONIO ALBERTO ROSSI
18. CLAUDIO EMENIO STROPPA
19. PASQUALE ANTONIO TOMA
20. ILEANA ZACCHETTI
VOTA CENTRODESTRA
http://www.ettorefuscosindaco.it/
FEBBRAIO 2008
dieci anni per non raggiungere un obiettivo
La monnezza di Bassolino ha contagiato anche Ramazzotti che lascia il parcheggio della ex Coop, centro paese, in queste condizioni di degrado. L’area adibita a parcheggio pubblico, accanto alla struttura abbandonata, dovrebbe essere tenuta in condizioni civili mentre e sotto gli occhi di tutti lo stato di abbandono in cui versa.
Il parcheggio in questione è ovviamente frequentatissimo dal mattino, quando funge da unica zona di sosta per recarsi a scuola, fino alla sera quando vi si ricoverano molte vetture per la notte. E’ attraversato dai cittadini di mezzo paese che lo percorrono per andare al supermercato, alla fermata dei pullman ed in svariati altri posti. Ramazzotti non ci fa caso. Il suo slogan “fare bella Opera” si riferisce solo al marciapiede di casa sua ed alle rotonde da cui passa lui. Complimenti al peggior Sindaco che Opera possa ricordare: dieci anni di amministrazione per riproporre oggi la campagna elettorale di dieci anni fa. Cambiando solo il candidato!
L’INCENERITORE A OPERA NON SI FARA'
Questo inceneritore a Opera non si farà, lo assicura il Consigliere Ettore Fusco.
Provincia, Regione e Amsa ne hanno preso atto grazie alle mille firme dei cittadini operesi, solo perché non abbiamo ritenuto servisse raccoglierne ancora, ed orienteranno i progetti di espansione futuri su altre zone di Milano e del suo hinterland.
Nonostante la posizione piuttosto morbida del Sindaco operese uscente, Alessandro Ramazzotti, le istituzioni prendono atto del moto di protesta che Opera Sicura ha incanalato traducendolo in un primo atto pubblico rappresentato dalle sottoscrizioni di un perentorio diktat popolare: “No ad un nuovo inceneritore a Opera o nelle zone limitrofe”.
Questa volta la Regione ha saputo ascoltare i cittadini e si è consapevolmente orientata su altre possibilità, sollecitando Provincia e Comune di Milano a fare altrettanto, lasciando valida la soluzione del sud Milano solo ed esclusivamente se avallata dai residenti dei comuni interessati attraverso una consultazione popolare.
Mancano pochi mesi al cambio di Governo nel Comune di Opera. Sarebbe stato assurdo prendere decisioni di tale importanza accordandosi con l’attuale scalcinata Giunta destinata a fare le valigie proprio per alcune decisioni prese senza avere il consenso popolare.
Le nuove classi dirigenti devono prendere un impegno concreto, quando giungono a ricoprire ruoli decisionali, in virtù del fatto che certe scelte fatte oggi sono di un impatto territoriale tale da modificare usi, costumi e stili di vita, oltre che condizionare in misura più o meno grave la salute pubblica.Adesso aspettiamo solo che le istituzioni tranquillizzino i cittadini operesi, allarmati per quanto avvertito come il pericolo imminente di una nuova imposizione alla nostra cittadina, che si è già dimostrata in passato essere popolata da gente orgogliosa e determinata.
Ancora una volta gli operesi sono stati determinanti. Grazie cittadini.
COOPERATIVE EDILIZIE
Quando Ramazzotti e la sua giunta chiedevano 15 mila euro per cedervi il diritto di proprietà abbiamo promesso che vi saremmo venuti incontro se non aderivate alla proposta dell’Amministrazione.
A seguito della vostra e nostra protesta c’è stata una riduzione di quasi il 40% nonostante avessero assicurato, con una certa arroganza, che non sarebbero scesi di un solo centesimo poiché era loro impossibile.
Adesso a seguito della scarsa adesione, che son riusciti a mantenere grazie a una clausola sul rogito che prevede la restituzione dei soldi se dovessero migliorare le condizioni di vendita, sembra che la sinistra stia cercando di promettere ulteriori riduzioni per raccattare qualche voto a maggio.
Ricordatevi chi è stato dalla vostra parte e chi invece ha cercato di strangolarvi: Sindaco e assessori che hanno votato le delibere.
Un’ultima segnalazione: il terreno su cui sorgono le vostre case viene ceduto a 17 euro al metro quadro alle cooperative mentre vengono chiesti 2100 euro ai cittadini. Cifre esatte, naturalmente!
Se passa qualcuno che si spaccia per futuro Sindaco e promette qualcosa, salutatelo come lui ha fatto con voi… con il gesto dell’ombrello.
DAL CONSIGLIO COMUNALE DEL 31 GENNAIO 2008
Il Gruppo Consiliare della Lega Nord ha presentato le seguenti interpellanze e mozioni in discussione nel prossimo Consiglio Comunale:
- Interpellanza MATRIMONI COSTOSI: a quanto pare il Comune ha deciso di utilizzare il polifunzionale per svolgere le funzioni. Costo fino a 500 euro se non si sfora e non si utilizzano gli altri servizi contemplati dalla delibera. Perché fare pagare?
- Interpellanza ALTA FUNZIONALITà: la Giunta decide altre tre indennità di alta funzionalità per altrettanti dipendenti, oltre dodici mila euro annui per funzionario, e la Lega Nord ne chiede le ragioni e i beneficiari.
- Interpellanza PIANTA ORGANICA: ancora Ramazzotti ritocca la pianta organica del Comune di Opera. Dieci anni di progressioni verticali ed istituzioni di nuovi settori da fare invidia al prodiano raddoppio dei ministeri. Ogni nuovo settore richiede un nuovo dirigente. Tutto questo anche dopo la verifica del Ministero delle Finanze che ha contestato al Comune un ammanco di mezzo milione di euro nei tre anni considerati dagli ispettori ministeriali
- Interpellanza DELIBERE MANCANTI: al gruppo della Lega Nord non sono mai state notificate le delibere riguardanti le progressioni verticali e l’alta funzionalità. Per quale ragione?
- Mozione RIFIUTI CAMPANI: per non diventare come la Campania e non accettare la spazzatura di altri. I rifiuti campani non sono trattati ed inquinerebbero troppo se smaltiti da noi. Inoltre, salvarli ancora una volta, significa deresponsabilizzarli ancora una volta. A vantaggio di Bassolino, Scanio, Iervolino e C.
- Mozione SALVIAMO LA MALPENSA: Il Governo a fatto fallire Alitalia usando la compagnia di bandiera per piazzare amici e parenti a stipendi senza eguali nel settore. Oggi svende ai francesi di Air France e chiude l’hub lombardo cedendo le rotte a Roma e Parigi. Prodi ha messo in ginocchio la Lombardia e l’intera Padania. Dobbiamo cercare di salvare oltre 5mila posti di lavoro e un’infrastruttura indispensabile alle imprese ed alla gente del Nord
- Mozione IMMIGRATI E SICUREZZA: norme nazionali e regionali regolano la possibilità di risiedere in un Comune. Molte persone sono irregolarmente iscritte all’anagrafe dei comuni e questo produce insicurezza per l’alta percentuale di delitti. Le applica Ramazzotti queste leggi?
GENNAIO 2008
QUELLA CHE A OPERA E' SCOMPARSA
Non c’era il centro commerciale ma un supermercato in centro paese, non c’erano i casermoni bianchi di Via Martiri di Cefalonia ed il centro abitato terminava praticamente al Crocione, non c’erano i palazzi dove hanno edificato decine di cooperative e dove sono andati ad abitare anche alcuni amministratori, delle giunte Ramazzotti, dietro la Via Ugo la Malfa, non c’era tutto l’insediamento all’ingresso del paese fino allo Zerbo, non c’erano e non ci sono, ma stanno per arrivare, i due palazzoni di undici piani proprio all’entrata di Opera. L’attuale area mercato era ancora un prato mentre oggi è una desolante distesa di cemento che il mercato ambulante, piccolo e insufficiente per un paese di quattordicimila abitanti, lo vede solo il sabato mattina.
Avevamo un grande area agricola in fondo alla Via Adda che è stata trasformata in zona industriale portando, nei prossimi anni, le aziende a ridosso del parco giochi di Via Guareschi.
Un’altra area verde del Cavallino che diventerà la nuova grande discarica lasciando lo spazio della vecchia ad altri insediamenti industriali. Si sono ingrandite aziende in Via Lambro usufruendo di ex aree del Parco Agricolo Sud Milano. Ed altro ancora.
Tutto questo forse poteva anche servire agli operesi ma lo sviluppo di un paese va progettato diversamente.
Prima di tutto si pensa a non isolare i nuovi insediamenti realizzandoli in modo tale da tenerli il più uniti possibile al resto del paese. Non si realizzano, come nelle nuove vie da Einaudi in poi, dei palazzi chiusi su se stessi con un'unica via d’ingresso e poi tutte strade chiuse. Non si realizzano palazzi osceni come quelli all’ingresso del paese, magari rosa shocking con comignoli alti alcuni metri di colore nero. Non si realizzano strade nei nuovi insediamenti già strette al punto tale da doverle fare diventare a senso unico come nella lunga e tortuosa Via Moneta.
Quello che ci ha lasciati perplessi, in questi dieci anni di edificazione selvaggia, è stato proprio il sistema di progettazione.
I nostri amministratori non hanno costruito in zone impervie ma in posti dove prima c’era aperta campagna. Possibile che non abbiano saputo seguire uno schema? Forse avevano qualcosa contro le strade diritte? Oppure pensare a due veicoli che marciano in senso opposto sulla stessa distesa di catrame da la nausea a qualche tecnico o assessore del comune?
Non sappiamo il perché, ma sappiamo che molti danni possono ancora fare e poiché amiamo la nostra terra, ed adoriamo il nostro Paese, anche in questa tornata elettorale troverete i candidati della Lega Nord in lista per portare la voce del popolo all’interno del palazzo.
I leghisti, quelli che una volta eletti mantengono le promesse, siano esse di governo oppure di opposizione.
Dieci anni fedeli alla volontà popolare che ci ha demandato il compito di controllare cosa faceva Ramazzotti.
Dieci anni passati ad informare la gente ed a cercare di raddrizzare qualche stortura amministrativa. Sempre con la gente, tra la gente.
Il duemilaotto è l’anno del cambiamento, chi vuole essere parte di una rivoluzione che renderà gli operesi fieri di essere parte di questa splendida comunità non dovrà fare altro che sostenere i nostri candidati alle elezioni amministrative di questa primavera.
Un sostegno con il voto ed un sostegno con le idee, i programmi e la propria presenza anche dove le decisioni vengono prese.
Per questo i sostenitori della Lega Nord ed i simpatizzanti del nostro movimento, e del gruppo di persone che in questi anni ha saputo radicalmente stravolgere il rapporto tra il popolo e le istituzioni, sono tutti invitati a partecipare all’assemblea che si terrà presso il centro civico di Via Emilia domenica 20 gennaio alle ore ore 10.00.
L’assemblea pubblica sarà l’occasione per fare il punto della situazione, presentare il Candidato a ricoprire la carica di Sindaco di Opera per le elezioni prossime a venire e recepire da tutti gli intervenuti quali progetti, grandi e piccoli, portare avanti nella marcia di avvicinamento alle elezioni.
La squadra è ancora da completare e l’aiuto di tutti è necessario a formare ancora una volta una compagine forte e determinata.
A Opera si fa la storia, non la si subisce. Questo credo sia chiaro.
ORGOGLIO OPERESE
DOMENICA 20 GENNAIO 2008 ORE 10
ASSEMBLEA PUBBLICA AL CENTRO CIVICO DI VIA EMILIA PER DEFINIRE PROGRAMMI E UOMINI CHE RESTITUIRANNO A OPERAUN GOVERNO DEMOCRATICO PER AMMINISTRARE IL PAESE NELL’INTERESSE ESCLUSIVO DEGLI OPERESI.
VIENI ANCHE TU !
UOMO O DONNA CON IDEE VINCENTI
E SOPRATTUTTO CON TANTA VOGLIA DI…
LIBERTA’
DICEMBRE 2007
La mancata cessione dei diritti di superficie ai cittadini delle cooperative, infatti, ha prodotto un ammanco sostanziale nel bilancio di previsione pari a 600 mila euro per quest’anno e per i prossimi due esercizi amministrativi. Ma questa era solo la punta dell’iceberg poiché le spese folli ed i mancati introiti sono anche altri. Ad esempio partono i lavori per il quarto lotto del polifunzionale e, non avendo ancora ben chiaro cosa fare, stanziano ben 800 mila euro. E non finisce qui, infatti per il condominio solidale di Via Cavedini si prevedono 3 milioni 800 mila euro dalle tasche degli operesi oltre ad 1 milione 200 mila per gentile concessione della Regione Lombardia.
Non sono entrati nelle casse del Comune un milione di euro in oneri di urbanizzazione, che frutteranno interessi al possessore anziché all’Ente avente diritto a riscuoterli, e sono aumentate le spese per il personale ed il settore dei servizi sociali.
Tutto questo sotto la minaccia del Ministero delle Finanze che chiede al Comune di rientrare di mezzo milione di euro per le rilevazioni effettuate in sede di verifica ministeriale che hanno riscontrato numerose irregolarità contabili amministrative.
Così Ramazzotti si vende le buche del campo da golf e sana i debiti prodotti dalla malgestione dell’Ente procurandosi anche i fondi necessari alle opere pubbliche, propedeutiche alla campagna elettorale prossima a venire, che non avevano copertura finanziaria.
Il problema è risolto per quest’anno ma dal prossimo, il primo dell’era nuova, si dovranno fare i conti con le opere iniziate, e quindi da concludere, per cui mancheranno i fondi necessari.
Se poi dovesse vincere ancora la sinistra sappiamo già che per tirare avanti e coprire i buchi sarà pronta a edificare, per ottenere cospicui oneri di urbanizzazione, allo stesso ritmo con cui lo ha fatto in questi dieci anni. Oltre aumentare tutte le imposte, ovviamente.
Per il Consigliere Ettore Fusco, unico politico implicato, l’imputazione è quella di istigazione a delinquere mentre gli altri otto operesi sono chiamati a vario titolo a rispondere di presunti reati commessi la sera del 21 dicembre 2006.
In merito vi riporto l’ultimo commento del Sindaco Alessandro Ramazzotti che, non pago del vergognoso atteggiamento con cui ha danneggiato un intero paese e leso la dignità degli operesi, si è permesso ancora di ironizzare sugli indagati: “…per concludere, noto che da qualche tempo il Consigliere Fusco, così pronto a drammatizzare persino il passaggio di un camper sul nostro territorio, quando fa riferimento (e per propaganda gli capita di frequente) alla vicenda del campo di prima accoglienza, nel quale il Comune di Opera ha ospitato, d’accordo con Milano, alcune famiglie rom, ed in particolare agli avvenimenti che intorno ad essa si sono sviluppati, alterna a quelli propagandistici toni leggeri, epici e goliardici.
Purtroppo le cose non stanno così, la notte del 21 dicembre dello scorso anno sono successi fatti gravissimi e 9 persone sono state rinviate a giudizio; noi tutti ci auguriamo che questi cittadini riescano a dimostrare la loro estraneità ai fatti imputati, perché in caso contrario, per la natura dei reati contestati, temiamo pene molto severe”.
Al caro Ramazzotti, che tanto si preoccupa per i suoi concittadini che devono “dimostrare la loro estraneità ai fatti imputati” rispondo che gli operesi non devono dimostrare assolutamente nulla. Quegli otto ragazzi imputati con me sono, e sottolineo quanto dico, estranei ai fatti loro addebitati. Nessuno di loro ha bruciato le tende e se pagheranno le colpe di un’amministrazione sorda alle richieste dei cittadini sarà, attraverso la pena comminata, per i piccoli reati come l’interruzione di pubblico servizio o l’occupazione stradale che possono essere stati commessi nel corso dei disordini di quella notte.
L’assoluzione l’abbiamo comunque già ricevuta da una giuria che conta più di ogni altra, quella popolare, mentre il Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti ha ricevuto ben altra sentenza popolare.
Fatti salvi i suoi giullari e le sue vallette, un intero Paese ha già condannato Ramazzotti a sparire da Opera e con lui gli altri che si sono distinti con disprezzo nei confronti dei cittadini operesi.
Tonino Liguori, Matteo Armelloni ed in particolare Riccardo Borghi sono stati gli amministratori più impegnati nella vergognosa gogna mediatica cui hanno sottoposto un intero paese. Il nostro.
L’Assessore Riccardo Borghi, che adesso rivendica candidature a Sindaco suffragate solo da se stesso, dovrebbe ricordare il volgare gesto dell’ombrello con cui si rivolse agli operesi subito dopo avere accolto a braccia aperte gli zingari al campo di Via Marcora. Oppure dovrebbe ricordarsi, al termine della vicenda, il suo racconto: “L’altra domenica ho rivisto quelli del presidio illegale. Avevano organizzato una manifestazione per festeggiare la vittoria, erano leghisti, militanti di An ma anche persone che fino ad ora avevo conosciuto come impegnate nel volontariato sociale: erano pochi, tristi, hanno vinto ma sono depressi”. Caro Assessore, eravamo pochi, tristi e pure depressi… ma lei ha detto bene: abbiamo vinto sull’arroganza sua, del suo Sindaco e di tutti quelli che come voi hanno cercato di imporre qualcosa contro la volontà popolare. Lei disse, in Consiglio Comunale, che non eravate tenuti a tenere conto di quel che la gente esprimeva il 21 dicembre. Lei parlò troppo...ma oggi stia zitto, che l’è mej
CENA DI NATALE OFFERTA DELLA LEGA NORD
AL RISTORANTE LA CORTE DEL MORO
INVITO RIVOLTO AI:
SIMPATIZZANTI DEL MOVIMENTO,
PRESIDIANTI, MEMBRI DI OPERA SICURA
E A TUTTE LE PERSONE CHE SI RICONOSCONO IN ETTORE FUSCO.
INFO & CONFERMA AL 3481311083
ULTIMI POSTI DISPONIBILI.
NOVEMBRE 2007
Il Sindaco Amaro è stato capace di fare addirittura peggio del suo predecessore, Il Sindaco del Polo caduto dopo due anni di malgoverno e, da sempre, incolpato di avere fatto chiudere palestre, piscine e cinema vari, in quanto non a norma.
In realtà a non essere a norma è stata la politica del “redditizio risparmio” (poche spese dichiarate il doppio, fare la cresta per intenderci) delle precedenti giunte, coinvolte solo marginalmente dall’inchiesta di tangentopoli (la magistratura del resto, non certo politicizzata, non ha condannato alcun politico del PCI per tangenti o illeciti vari), che ha costretto il Commissario Prefettizio, insediatosi quando è venuta meno la maggioranza del forzista Campione, a chiudere tutte quelle strutture costruite e gestite per anni da amministrazioni di sinistra (PCI, PSI e persino il supporto in maggioranza della DC negli ultimi conati della prima repubblica). Ramazzotti ha fatto di quel dissesto la sua bandiera ed ancora oggi cita la riapertura di quelle strutture, in ogni caso sempre colpevolmente tardiva, come la dimostrazione della sua efficienza. Ma quale efficienza?
Quale comunista con i paraocchi potrebbe davvero credere che strutture con decenni di vita siano state chiuse per colpa di un Sindaco di Forza Italia rimasto in carica due anni?
Quale cittadino sprovveduto potrebbe davvero bersi che in soli due anni, prima che venisse meno la sua maggioranza, il Sindaco che ha preceduto Ramazzotti, abbia potuto causare lo stato di degrado di tali strutture che il Commissario Prefettizio è stato costretto a chiudere?
Quale cittadino di Opera pensano di convincere continuando a ripetere all’infinito una simile baggianata che non diventerà mai una realtà?
Quale cittadino incauto pensano che possa ancora votare una maggioranza che per dieci anni ha fondato tutta la propaganda sulla menzogna e la sua attività amministrativa sul prelievo coatto di soldi dalle nostre tasche a fronte di favori ai compagni di partito (vedasi le gestioni di qualsiasi attività legata al Comune, le consulenze, i compensi ai dipendenti più fedeli, ecc)?
Siamo all’ultimo atto della Giunta Ramazzotti, la fine di un comunismo che di socialista ha sempre avuto, esclusivamente, qualche assessore e l’inno dell’internazionale.
Mai una Giunta ha saputo omettere di fare gli interessi dei cittadini come questa ultima, mai una Giunta è stata capace di meritarsi una verifica ministeriale che ha rilevato uno stato amministrativo della macchina comunale degno della migliore tradizione svizzera… quella del Gruviera!
AGGIORNAMENTO VICENDA CAMPO ROM
Il PM che ha diretto le indagini sui fatti del 21/12/2006 ha chiesto per Ettore Fusco il rinvio a giudizio per il reato di istigazione a delinquere.
Gli inquirenti hanno rilevato nei comportamenti e nelle parole del Consigliere della Lega Nord, che ha sostenuto i cittadini contrari al campo, un atteggiamento che ha indotto altri a bruciare la tendopoli.
All’ingresso del Paese si stanno ultimando gli edifici che la Giunta Ramazzotti ha definito in un recente passato “la cartolina di Opera”.
Palazzoni che nulla hanno a che fare con ciò che potrebbe caratterizzare e rappresentare il nostro paese, a vocazione agricola, in un’illustrazione. Tanto più che il Sindaco amaro ha cercato di incorniciare tale meraviglia, da immortalare in cartolina, con un bel contorno di zingari a due passi dalle abitazioni. Ma questa è acqua passata, Ramazzotti ha perso e Don Renato è stato allontanato dai fedeli operesi e dalla Curia milanese attenta al risentimento che si era venuto a creare in parrocchia nei suoi confronti.
Il Sindaco però, a differenza del Parroco, è ancora sulla sua poltrona, ma per poco tempo, neppure quello che servirebbe ad una Giunta civile per mettere quattro luci in un paio di vie che sono costrette a restare al buio.
Cittadini obbligati a parcheggiare le auto in una strada assolutamente al buio per poi raggiungere, ovviamente a piedi, i portoni d’accesso alle abitazioni rischiando di fare le tristi esperienze di cui le cronache nazionali sono piene in questi giorni. Ramazzotti non faccia come Veltroni, che prima di mettere un lampione in una via deve assistere alla morte dei suoi concittadini, e provveda subito a dare un minimo di sicurezza ed una parvenza di civiltà a quei nuovi operesi cui lui ha permesso di entrare in edifici evidentemente non ancora ultimati. L’agibilità che è concessa agli occupanti di queste abitazioni, rilasciata nonostante manchino certificazioni ed i cantieri siano aperti, deve essere effettiva, reale e non data con leggerezza ai costruttori.
Ramazzotti faccia subito mettere delle luci in Via Moneta, laddove manca illuminazione, e sappia che qualsiasi evento sinistro accadesse in quell’area sarà da addebitare all’irresponsabilità sua e del suo ufficio tecnico sempre solerte a concedere autorizzazioni e nulla osta a queste grandi imprese di costruzioni senza però, mai, preoccuparsi dei disagi patiti dai cittadini. Nel frattempo invitiamo tutti quelli che stanno subendo furti, in particolare nei garage e nelle vetture in sosta all’esterno dell’edificio, a sporgere denuncia al Sindaco Alessandro Ramazzotti in quanto responsabile del Comune di Opera.
OTTOBRE 2007
La mozione leghista, presentata subito dopo la tragedia di Vercelli dove due bimbi persero la vita a seguito dell’incidente del bus guidato da un autista sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha ricevuto il quasi unanime consenso di maggioranza ed opposizione. Nessun voto contrario nonostante il capogruppo della maggioranza, il Consigliere del centrosinistra Angelo Scaglione, definiva la mozione “fumosa, incongruente e strumentale” per poi allinearsi comunque alla volontà dei colleghi e del Sindaco già dichiaratisi favorevoli.L’altro intervento contrario è stato quello dell’Assessore alle Politiche Sociali, Matteo Armelloni di rifondazione comunista, particolarmente toccato dal provvedimento che, nell’intenzione del capogruppo della Lega, è rivolto anche al suo assessorato dove poche persone, con troppa discrezionalità, decidono come e chi assistere, aiutare o rovinare mediante provvedimenti quali la sottrazione di minori, l’interdizione degli anziani e l’assegnazione in generale di aiuti e contributi.
La salute psicofisica dei lavoratori che possano arrecare danno ad altri, l’integrità degli operatori che educano i nostri figli e talvolta trascorrono con loro più ore dei genitori stessi, la moralità comprovata da atteggiamenti virtuosi, in tema di droga e alcool, per chi relaziona sullo stato anche psichico degli altri cittadini e, infine, il lavoro degli Amministratori che mediante delibere regolamentano la vita della comunità, va salvaguardata e controllata per dare ai cittadini un ulteriore sicurezza in un epoca della nostra società dove molti valori si sono persi ed i cittadini sono in balia di scelte e gestioni legate a persone non sempre moralmente e psico-fisicamente sane. Per riassumere potremmo citare il motto: “Mens sana in corpore sano”. Sotto controllo ovviamente.
Forse proprio per movimentarla un pochino il Sindaco ha pensato bene di provare a regalarci un accampamento nomadi lo scorso Natale.Non gradito il regalo, e rispedito al mittente dai cittadini operesi, il Sindaco ha deciso allora di diventare un paladino della giustizia.Non siamo convinti che abbia capito quanto gli succeda intorno ma pensiamo che abbia piuttosto preso atto del fatto che la sinistra perda voti proprio a causa di questa sua politica legata al buonismo ed alla considerazione che la sicurezza è prerogativa della destra.Infatti è cronaca recente quella dei Sindaci, anche di sinistra, che finalmente effettuano sgomberi di campi rom o perseguitano, per fare notizia, persino i lavavetri proprio per avere constatato, nell’ultima tornata elettorale, che gli italiani hanno premiato chi si batte per rendere le proprie comunità più sicure ed ordinate.
In questo quadro il Sindaco Ramazzotti, dopo avere negato, anche in Consiglio Comunale, che sulla Valtidone ci fossero le prostitute, ha preso il problema “di petto” ed ha scritto al Prefetto. Poteva fare di più, ma almeno ha preso coscienza di un problema ed oggi le prostitute, proprio per la determinazione del Sindaco Ramazzotti… sono ancora tutte li! Sempre Ramazzotti, con la maggioranza di sinistra, ha votato la mozione della Lega Nord volta ad armare la Polizia Locale nonostante ripetesse che Opera è una città tranquilla e non succede mai nulla. Una Consigliera di rifondazione comunista si è persino dimessa per questa scelta.
Il Sindaco sceriffo operese ha fatto sgomberare i rom dalla Cascina Mirasole (in realtà sono stati i carabinieri) guardandosi bene dal dire che è stato un ricatto di Opera Sicura che garantiva un nuovo presidio a partire dal giorno successivo se non li allontanavano immediatamente. Indipendentemente da tutto i rom li han fatti sloggiare ed il merito è suo.
Ancora Ramazzotti ha messo le telecamere in giro per tutto il paese continuando a dire che a Opera non ci si deve allarmare in quanto questo è un paese tranquillo dove la criminalità non esiste ed i delitti sono in diminuzione. Però le telecamere le ha messe. (A presto le multe!!!)
Il Sindaco Ramazzotti, pur rassicurandoci che Opera è un paesino tranquillo, ha permesso che davanti alla farmacia comunale ci fosse una guardia giurata. La stessa cosa avviene addirittura all’interno del municipo dove, da alcuni mesi, fa bella mostra di se un’altra guardia giurata preposta alla sicurezza dei cittadini che si recano in comune e, forse, anche quella del Sindaco che, magari, si sente meno sicuro di un tempo.Opera è una cittadina tranquilla dove non succede mai niente ha sempre ribadito il Sindaco che, sempre con il forse, dopo questo inverno ha perso un po’ della sua sicurezza.
Probabilmente quando ha dovuto far blindare mezzo paese per chiudere tutti gli accessi alle vie adiacenti quella dove lui vive. Forse in quell’occasione si è sentito meno sicuro e la polizia sotto casa gli ha fatto capire come viviamo noi operesi.
Noi che siamo senza scorta e senza protezione. Noi che abbiamo a che fare con balordi, drogati, stupratori, rom sobri o ubriachi, con delinquenti d’ogni categoria. Noi che viviamo la vita comune, in pratica.
A questo punto cosa vuole fare Ramazzotti? Continuare a dire che Opera è un paese tranquillo dove non ci sono drogati e delinquenti oppure prendere atto della realtà? Ce lo dirà nel prossimo Consiglio Comunale…
AMMINISTRATIVE 2008
STIAMO SELEZIONANDO I CANDIDATI AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE
CHI FOSSE INTERESSATO PUO’ SEGNALARE IL PROPRIO NOMINATIVO VIA SMS AL: 3481311083
OPPURE VIA MAIL A gruppoconsiliarelega@tiscali.it
SARA’ NOSTRA PREMURA CONTATTARE GLI ASPIRANTI AMMINISTRATORI.
SETTEMBRE 2007
Se prima di svoltare in Via dello Zerbo, dove abita, il Sindaco Ramazzotti guardasse in fondo alla Via Di Vittorio noterebbe un palo della luce che sporge in mezzo alla strada. Non un palo normale, piuttosto una vecchia trave di legno marcia, piegata e più volte rattoppata. Nemmeno buona per farci un Pinocchio con il naso lungo come quello di un Sindaco che si distingue per le propaganda contraffatta e faziosa.
L'accrocchio regge da circa 4 anni un cavo che porta, o portava, corrente da una improbabile cabina elettrica sul marciapiede, chiusa con assi di legno, al cantiere non segnalato della lottizzazione di Via Golgi, attraversando l'incrocio con Via Moneta.
Il palo era già dolosamente non a norma e pericolante di suo ed il temporale di fine agosto gli ha dato il colpo di grazia ma, invece di sostituirlo, è stato rimesso insieme alla meno peggio dagli “addetti” ai lavori... due fascette fanno proprio miracoli, a conferma dell'alleanza Sindaco - Don Renato che, quando sarà beatificato, diventerà il Santo patrono dei sindaci sprovveduti.
Scherzi a parte oggi il rabbercio è più inclinato di ieri e la situazione è diventata ancora più pericolosa per i passanti che potrebbero, un giorno, ritrovarsi il palo sulla propria testa. Tanto per capirci basta che un mezzo da lavoro appena più alto di un Ducato passi sotto il manufatto ed i cavi elettrici potrebbero impigliarsi causando il crollo del palo e, qualora passasse ancora corrente, gravi problemi agli occupanti del mezzo. Naturalmente noi presumiamo che la corrente passi ancora dal cavo, altrimenti non avrebbe avuto senso il collage del palo per tenerlo in piedi.
Secondo testimonianza certa, e pure dimostrabile, i vigili dicono di essere a conoscenza della cosa e dato che, oltre al Sindaco ed al Vicesindaco, anche uno di loro abita proprio li, davanti al palo, non ne dubitiamo. Eppure nessuno lo segnala all’Ufficio Tecnico che, peraltro, chissà quante volte deve averne già verificato lo stato di pericolo. Ma forse dimentichiamo che l’Ufficio in questione ha dato l’agibilità al condominio che affaccia sul palo, quello rosa in Via Golgi, senza neppure valutare le certificazioni e, come verificato dagli organi competenti, addirittura in presenza di dichiarazioni false, incomplete o del tutto assenti. Chissà perché le grandi aziende che edificano immensi complessi possono lavorare senza alcun rispetto delle leggi confidando nella bonarietà degli organi comunali preposti al controllo mentre un cittadino che fa una piccola modifica alla sua proprietà è vessato da mille regole e controllato passo dopo passo con l’onere della certificazione di qualsiasi opera.
Ci fermiamo per non far perdere il filo del discorso ai tecnici comunali che, il giorno dopo questa lettura, dovranno provvedere a risolvere almeno una questione: quel palo è pericoloso; che sia eliminato o messo a norma!
INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE E MOZIONI di luglio e agosto
Salute pubblica / Bosco in città: i vialetti interni al Bosco in Città sono ricoperti di ghiaia finissima che si deposita nei polmoni dei cittadini che sostano sulle panchine del parco. Il Comune risolva quanto prima questo problema negli interessi soprattutto degli anziani che passano le giornate riempiendosi i polmoni di polvere.
Droga al polifunzionale: Sembra che nelle vicinanze della nuova biblioteca giri droga ma che le forze dell’ordine non presidino mai la zona verificando di cosa si occupano coloro i quali ronzano attorno ai giovani che si servono della struttura. Il Sindaco ci spieghi il perché.
Test antidroga: Con una mozione che sarà votata nel prossimo consiglio comunale, presentata sempre dalla Lega operese, si chiede di istituire dei test antidroga obbligatori ai dipendenti della pubblica amministrazione, da cui può dipendere la sicurezza dei cittadini (si pensi agli autisti dello scuolabus), ed anche agli amministratori che, con le loro scelte, condizionano la vita di migliaia di persone.
DON RENATO LASCIA OPERA
E’ giunto il momento per Don Renato, il parroco di Opera che sfidò i cittadini che non vollero il campo nomadi in paese, di levare le ancore e partire per un’altra destinazione. Il rapporto degli operesi con la Chiesa non è più lo stesso da quella sera del 21 dicembre dello scorso anno quando, a suo dire, il prete in bicicletta vide dinanzi alle fiamme “donne e uomini, giovani e anziani, anche bambini, tutti assatanati, privi di ogni intelletto e di ogni sentimento vagamente umano” macchiarsi di una terribile colpa, quella di voler impedire che arrivasse in paese un campo nomadi con il beneplacito del Sindaco Alessandro Ramazzotti e del Parroco stesso. La cronaca ricorda come quella sera fu vissuta intensamente dal paese e come una pacifica protesta, esasperata dall’arroganza del Sindaco e delle istituzioni, raggiunse il culmine della sua veemenza con il rogo delle tende che la protezione civile aveva cominciato a montare al mattino. Per quei fatti si sono appena concluse le indagini preliminari e vi è l’attesa del rinvio a giudizio per il Consigliere Comunale della Lega Nord Ettore Fusco, considerato la mente dell’operazione, e per otto cittadini operesi accusati di danneggiamento, devastazione, occupazione di suolo pubblico, associazione a delinquere, interruzione di pubblico servizio ed altri capi d’imputazione correlati.
NO INCENERITORE
Il Sindaco Ramazzotti continua a seminare confusione sulla vicenda dell’inceneritore in modo tale da impedire ai cittadini di organizzarsi alla stregua del Presidio anti-rom per affrontare a volto scoperto anche i nemici della nostra salute. Naturalmente la Lega Nord ha sollevato il problema alcuni mesi fa, come già fece nel 2004, cogliendo le istituzioni quasi disinformate sulla questione. Almeno questo è quello che ci volevano fare credere. Eppure da almeno sei anni si parla di questo inceneritore che, solo oggi che la Lega è forte e rappresenta la maggioranza dei cittadini pronti a mobilitarsi per difendere i propri diritti, allora si ricorda di prendere una posizione differente dalla solita riassumibile con un perentorio: “noi non ne sapevamo niente”. E così che Ramazzotti decide di ostacolare la raccolta firme di Opera Sicura trovando gli spazi sui quotidiani per dire alla gente che non è chiaro se le firme di Fusco e della Lega siano a favore o contro l’inceneritore. E così anche che si allea con altri sindaci comunisti per fare la voce forte e minacciare raccolte di firme a Milano, provocatoriamente, per tentare di fare passare il centrodestra meneghino come favorevole all’impianto. Centrodestra che noi non ci poniamo il problema di conoscerne l’opinione in merito in quanto, seppure favorevole, sarebbe legittimato dagli incassi e dalla lontananza dalle abitazioni. Un po’ come la Moratti che spediva gli zingari a Opera lontano dalla sua città con il beneplacito del suo vicesindaco di AN Riccardo De Corato. Mica abbiamo mai avuto niente da ridire sul loro operato, loro si eliminavano un problema. La questione è che noi siamo a Opera e, forse essendo leghisti, siamo abituati a pensare che prima di tutto bisogna essere padroni in casa propria e fare quello che è interesse dei propri concittadini. Le beghe e gli interessi di partito vanno lasciati fuori dalla porta. Lo tenga in mente prima di parlare ancora a sproposito il Sindaco Ramazzotti: “Fusco ed i leghisti nostrani sono interessati ai problemi di Opera e per questo vicini agli operesi”. La smetta quindi di parlare di altre realtà dove, oltretutto, fanno solo i propri legittimi interessi. Mi viene in mente una frase di cui tanto s’è abusato per rivoltarla contro l’autore: “Per votare contro i propri interessi bisogna essere coglioni”. Ma cosa significava, ancora, a Opera non l’hanno capito.
LUGLIO / AGOSTO 2007
ANCORA UNA VOLTA POSSIAMO DIRE CHE AVEVAMO RAGIONE
Nell’ultimo Consiglio Comunale si è tornati a discutere di Jelly Wax e di quanto l’allora Comitato spalleggiato dal Sindaco fosse falso ed interessato a tutt’altro che mandare via da Opera l’azienda che stoccava e trattava rifiuti tossici. Scusate se parlo al passato pur non avendo alcuna garanzia che le lavorazioni siano cessate e pur ricevendo di continuo segnalazioni di autobotti che arrivano e partono proprio da dove la SVR, questo il nuovo nome, dovrebbe avere cessato ogni lavorazione. Almeno secondo il Sindaco Ramazzotti. Il fatto è che dopo la Colli in Provincia, appena insediatosi il centrosinistra con Penati, i permessi prima non più concessi dalla Presidente di Forza Italia sono stati ripristinati dal suo sostituto con buona pace del Comitato che, tanto per cambiare, ha portato il suo presidente in Consiglio Comunale. Forse non tutti ricordano che fu prospettato il rischio che la SVR trasferisse le sue lavorazioni in Via Adda, vicino alla Busa, e forse non tutti ricordano che l’area è stata stralciata dal Parco Sud in piena giunta Ramazzotti senza che nessuno fermasse l’operazione. Noi ricordiamo anche altro: ad esempio una mozione Lega che chiedeva che quell’area, oramai non più Parco Sud, ma di competenza comunale, fosse destinata a verde attrezzato come il bosco in città, per intenderci. Naturalmente serviva a scongiurare possibili speculazioni edilizie che sapevamo non sarebbero servite alle lavorazioni che invece qualcuno ci voleva fare credere addirittura fossero imminenti. Assemblee pubbliche e picchettaggio dell’area, giusto il tempo di farsi fotografare dagli amici del giornale per poi tornare a casa sapendo che tanto mai, la SVR, avrebbe davvero fatto quei lavori senza avere il permesso della Regione e del Comune. In quel momento, però, serviva distrarre il cittadino da quella che era la vera finalità. Lasciare l’area senza destinazione d’uso per poi trasformarla in zona industriale dopo qualche tempo. Infatti, ecco giunto il momento in cui il Presidente del comitato e la sua Giunta del Sindaco Ramazzotti si sono ritrovati ad approvare il piano che prevede anche questa operazione. Una nuova area ceduta alle industrie, sottraendola al verde, una concessione alla proprietà della SVR che nel frattempo sembra, ripeto sembra, abbia cessato le attività in Via Romagna. Noi ve lo avevamo assicurato che quell’area sarebbe diventata zona industriale, così come vi abbiamo dimostrato che quest’amministrazione ha bocciato le nostre richieste di trasformazione in parco pubblico proprio per fare oggi questa variante. Purtroppo con il “te l’avevo detto” non si arriva da nessuna parte. Ricordatevene l’anno prossimo quando voterete… ricordatevene, quando verranno a promettervi ancora mari e monti.
I BRONTOSAURI DELLA POLITICA OPERESE
UNA MOZIONE PER VEDERE SE è COLPA DELLA DROGA O NO
Sulla scia dell’ottima iniziativa del Ministro della Salute, Livia Turco, anche il Gruppo Consiliare di Opera della Lega Nord invita la propria Amministrazione a dotarsi dei test antidroga che il Ministro sta preparando affinché diventino legge dello Stato. Dopo la tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un bus guidato da un autista che aveva fumato uno spinello è diventato obbligo morale domandarsi se sia poi tanto lecito fare uso di sostanze stupefacenti quando si mette a repentaglio la vita degli altri. La nostra risposta è chiaramente un secco e perentorio no e per questo proponiamo siano subito istituiti al Comune di Opera dei test antidroga per tutti i lavoratori da cui dipende anche l’altrui sicurezza, per quelli che svolgono il compito di educatori e per coloro i quali, per la propria professionalità, si trovano a contatto con persone aventi problematiche umane particolari. A queste categorie di lavoratori proponiamo infine di aggiungere i pubblici amministratori operesi e quindi il Sindaco, la sua Giunta e tutto il Consiglio Comunale. Chi vuole gestire il destino di migliaia di persone è giusto che dimostri l’integrità psicofisica che le droghe, invece, alterano irrimediabilmente riducendo le capacità degli individui che ne fanno uso di essere razionali e lucidi nelle proprie scelte. Nel caso di una pubblica Amministrazione è indispensabile avere persone psichicamente attive per non danneggiare la collettività. Il testo della Mozione presentata al Consiglio Comunale dal Capogruppo della Lega Nord è consultabile su http://www.gruppoconsiliarelega/ dove si trovano anche le ragioni per cui pensiamo che qualcuno possa fare uso di droghe.
GIUGNO 2007
VALE A DIRE: CHIUNQUE PUO' ENTRARE IN ITALIA!