DICEMBRE 2007

IL COMUNE VENDE LE NOSTRE BUCHE DEL CAMPO DA GOLF
PER SANARE I SUOI BUCHI NEL BILANCIO
Nel Consiglio Comunale del 27 novembre si è palesata la ragione per la quale il campo da golf andava ceduto, ed in fretta.
La mancata cessione dei diritti di superficie ai cittadini delle cooperative, infatti, ha prodotto un ammanco sostanziale nel bilancio di previsione pari a 600 mila euro per quest’anno e per i prossimi due esercizi amministrativi. Ma questa era solo la punta dell’iceberg poiché le spese folli ed i mancati introiti sono anche altri. Ad esempio partono i lavori per il quarto lotto del polifunzionale e, non avendo ancora ben chiaro cosa fare, stanziano ben 800 mila euro. E non finisce qui, infatti per il condominio solidale di Via Cavedini si prevedono 3 milioni 800 mila euro dalle tasche degli operesi oltre ad 1 milione 200 mila per gentile concessione della Regione Lombardia.
Non sono entrati nelle casse del Comune un milione di euro in oneri di urbanizzazione, che frutteranno interessi al possessore anziché all’Ente avente diritto a riscuoterli, e sono aumentate le spese per il personale ed il settore dei servizi sociali.
Tutto questo sotto la minaccia del Ministero delle Finanze che chiede al Comune di rientrare di mezzo milione di euro per le rilevazioni effettuate in sede di verifica ministeriale che hanno riscontrato numerose irregolarità contabili amministrative.
Così Ramazzotti si vende le buche del campo da golf e sana i debiti prodotti dalla malgestione dell’Ente procurandosi anche i fondi necessari alle opere pubbliche, propedeutiche alla campagna elettorale prossima a venire, che non avevano copertura finanziaria.
Il problema è risolto per quest’anno ma dal prossimo, il primo dell’era nuova, si dovranno fare i conti con le opere iniziate, e quindi da concludere, per cui mancheranno i fondi necessari.
Se poi dovesse vincere ancora la sinistra sappiamo già che per tirare avanti e coprire i buchi sarà pronta a edificare, per ottenere cospicui oneri di urbanizzazione, allo stesso ritmo con cui lo ha fatto in questi dieci anni. Oltre aumentare tutte le imposte, ovviamente.
AGGIORNAMENTO DAL FRONTE GIUDIZIARIO
Ettore Fusco ed altri otto operesi sono stati rinviati a giudizio su richiesta del PM Laura Barbaini. Adesso il procedimento passa al Giudice Marco Maria Alma davanti al quale gli imputati devono presentarsi il 22 gennaio del 2008.
Per il Consigliere Ettore Fusco, unico politico implicato, l’imputazione è quella di istigazione a delinquere mentre gli altri otto operesi sono chiamati a vario titolo a rispondere di presunti reati commessi la sera del 21 dicembre 2006.
In merito vi riporto l’ultimo commento del Sindaco Alessandro Ramazzotti che, non pago del vergognoso atteggiamento con cui ha danneggiato un intero paese e leso la dignità degli operesi, si è permesso ancora di ironizzare sugli indagati: “…per concludere, noto che da qualche tempo il Consigliere Fusco, così pronto a drammatizzare persino il passaggio di un camper sul nostro territorio, quando fa riferimento (e per propaganda gli capita di frequente) alla vicenda del campo di prima accoglienza, nel quale il Comune di Opera ha ospitato, d’accordo con Milano, alcune famiglie rom, ed in particolare agli avvenimenti che intorno ad essa si sono sviluppati, alterna a quelli propagandistici toni leggeri, epici e goliardici.
Purtroppo le cose non stanno così, la notte del 21 dicembre dello scorso anno sono successi fatti gravissimi e 9 persone sono state rinviate a giudizio; noi tutti ci auguriamo che questi cittadini riescano a dimostrare la loro estraneità ai fatti imputati, perché in caso contrario, per la natura dei reati contestati, temiamo pene molto severe”.
Al caro Ramazzotti, che tanto si preoccupa per i suoi concittadini che devono “dimostrare la loro estraneità ai fatti imputati” rispondo che gli operesi non devono dimostrare assolutamente nulla. Quegli otto ragazzi imputati con me sono, e sottolineo quanto dico, estranei ai fatti loro addebitati. Nessuno di loro ha bruciato le tende e se pagheranno le colpe di un’amministrazione sorda alle richieste dei cittadini sarà, attraverso la pena comminata, per i piccoli reati come l’interruzione di pubblico servizio o l’occupazione stradale che possono essere stati commessi nel corso dei disordini di quella notte.
L’assoluzione l’abbiamo comunque già ricevuta da una giuria che conta più di ogni altra, quella popolare, mentre il Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti ha ricevuto ben altra sentenza popolare.
Fatti salvi i suoi giullari e le sue vallette, un intero Paese ha già condannato Ramazzotti a sparire da Opera e con lui gli altri che si sono distinti con disprezzo nei confronti dei cittadini operesi.
Tonino Liguori, Matteo Armelloni ed in particolare Riccardo Borghi sono stati gli amministratori più impegnati nella vergognosa gogna mediatica cui hanno sottoposto un intero paese. Il nostro.
L’Assessore Riccardo Borghi, che adesso rivendica candidature a Sindaco suffragate solo da se stesso, dovrebbe ricordare il volgare gesto dell’ombrello con cui si rivolse agli operesi subito dopo avere accolto a braccia aperte gli zingari al campo di Via Marcora. Oppure dovrebbe ricordarsi, al termine della vicenda, il suo racconto: “L’altra domenica ho rivisto quelli del presidio illegale. Avevano organizzato una manifestazione per festeggiare la vittoria, erano leghisti, militanti di An ma anche persone che fino ad ora avevo conosciuto come impegnate nel volontariato sociale: erano pochi, tristi, hanno vinto ma sono depressi”. Caro Assessore, eravamo pochi, tristi e pure depressi… ma lei ha detto bene: abbiamo vinto sull’arroganza sua, del suo Sindaco e di tutti quelli che come voi hanno cercato di imporre qualcosa contro la volontà popolare. Lei disse, in Consiglio Comunale, che non eravate tenuti a tenere conto di quel che la gente esprimeva il 21 dicembre. Lei parlò troppo...ma oggi stia zitto, che l’è mej
L’ On. Mario BORGHEZIO, l’Ass. Davide BONI e l’On. Paolo GRIMOLDI saranno a Opera in occasione della cena di Natale del 16 dicembre alla Corte del Moro in loc. Moro di Locate / Dosso Cavallino.
DOMENICA 16 DICEMBRE 2007 ORE 20
CENA DI NATALE OFFERTA DELLA LEGA NORD
AL RISTORANTE LA CORTE DEL MORO
INVITO RIVOLTO AI:
SIMPATIZZANTI DEL MOVIMENTO,
PRESIDIANTI, MEMBRI DI OPERA SICURA
E A TUTTE LE PERSONE CHE SI RICONOSCONO IN ETTORE FUSCO.
INFO & CONFERMA AL 3481311083
ULTIMI POSTI DISPONIBILI.

NOVEMBRE 2007

LA FINANZIARIA DEL COMUNE nonostante tutti gli aumenti, sarà un gruviera
Siamo alla fine dell’anno ed è tempo di bilanci, cosa si è fatto e cosa si deve ancora realizzare per mantenere fede ai programmi elettorali? L’Amministrazione risponde a questa domanda con la sua finanziaria, una forma di formaggio con i buchi che è l’unica cosa che questa Giunta ha in comune con gli elvetici d’oltralpe. I buchi però in Svizzera sono nel formaggio, mentre nel nostro piccolo comune, purtroppo per noi, sono nel Bilancio di dieci anni di Amministrazione del Sindaco Ramazzotti.
Il Sindaco Amaro è stato capace di fare addirittura peggio del suo predecessore, Il Sindaco del Polo caduto dopo due anni di malgoverno e, da sempre, incolpato di avere fatto chiudere palestre, piscine e cinema vari, in quanto non a norma.
In realtà a non essere a norma è stata la politica del “redditizio risparmio” (poche spese dichiarate il doppio, fare la cresta per intenderci) delle precedenti giunte, coinvolte solo marginalmente dall’inchiesta di tangentopoli (la magistratura del resto, non certo politicizzata, non ha condannato alcun politico del PCI per tangenti o illeciti vari), che ha costretto il Commissario Prefettizio, insediatosi quando è venuta meno la maggioranza del forzista Campione, a chiudere tutte quelle strutture costruite e gestite per anni da amministrazioni di sinistra (PCI, PSI e persino il supporto in maggioranza della DC negli ultimi conati della prima repubblica). Ramazzotti ha fatto di quel dissesto la sua bandiera ed ancora oggi cita la riapertura di quelle strutture, in ogni caso sempre colpevolmente tardiva, come la dimostrazione della sua efficienza. Ma quale efficienza?
Il Sindaco capace di imporre un campo rom ai suoi concittadini ha sempre sostenuto, e fatto sostenere dai suoi lacché, proprio questa teoria a dimostrazione di una presunta efficacia amministrativa.
Quale comunista con i paraocchi potrebbe davvero credere che strutture con decenni di vita siano state chiuse per colpa di un Sindaco di Forza Italia rimasto in carica due anni?
Quale cittadino sprovveduto potrebbe davvero bersi che in soli due anni, prima che venisse meno la sua maggioranza, il Sindaco che ha preceduto Ramazzotti, abbia potuto causare lo stato di degrado di tali strutture che il Commissario Prefettizio è stato costretto a chiudere?
Quale cittadino di Opera pensano di convincere continuando a ripetere all’infinito una simile baggianata che non diventerà mai una realtà?
Quale cittadino incauto pensano che possa ancora votare una maggioranza che per dieci anni ha fondato tutta la propaganda sulla menzogna e la sua attività amministrativa sul prelievo coatto di soldi dalle nostre tasche a fronte di favori ai compagni di partito (vedasi le gestioni di qualsiasi attività legata al Comune, le consulenze, i compensi ai dipendenti più fedeli, ecc)?
Siamo all’ultimo atto della Giunta Ramazzotti, la fine di un comunismo che di socialista ha sempre avuto, esclusivamente, qualche assessore e l’inno dell’internazionale.
Mai una Giunta ha saputo omettere di fare gli interessi dei cittadini come questa ultima, mai una Giunta è stata capace di meritarsi una verifica ministeriale che ha rilevato uno stato amministrativo della macchina comunale degno della migliore tradizione svizzera… quella del Gruviera!
AGGIORNAMENTO VICENDA CAMPO ROM
Il PM che ha diretto le indagini sui fatti del 21/12/2006 ha chiesto per Ettore Fusco il rinvio a giudizio per il reato di istigazione a delinquere.
Gli inquirenti hanno rilevato nei comportamenti e nelle parole del Consigliere della Lega Nord, che ha sostenuto i cittadini contrari al campo, un atteggiamento che ha indotto altri a bruciare la tendopoli.
VIA MONETA AL BUIO... ED I LADRI FANNO RAZZIA
All’ingresso del Paese si stanno ultimando gli edifici che la Giunta Ramazzotti ha definito in un recente passato “la cartolina di Opera”.
Palazzoni che nulla hanno a che fare con ciò che potrebbe caratterizzare e rappresentare il nostro paese, a vocazione agricola, in un’illustrazione. Tanto più che il Sindaco amaro ha cercato di incorniciare tale meraviglia, da immortalare in cartolina, con un bel contorno di zingari a due passi dalle abitazioni. Ma questa è acqua passata, Ramazzotti ha perso e Don Renato è stato allontanato dai fedeli operesi e dalla Curia milanese attenta al risentimento che si era venuto a creare in parrocchia nei suoi confronti.
Il Sindaco però, a differenza del Parroco, è ancora sulla sua poltrona, ma per poco tempo, neppure quello che servirebbe ad una Giunta civile per mettere quattro luci in un paio di vie che sono costrette a restare al buio.
Cittadini obbligati a parcheggiare le auto in una strada assolutamente al buio per poi raggiungere, ovviamente a piedi, i portoni d’accesso alle abitazioni rischiando di fare le tristi esperienze di cui le cronache nazionali sono piene in questi giorni. Ramazzotti non faccia come Veltroni, che prima di mettere un lampione in una via deve assistere alla morte dei suoi concittadini, e provveda subito a dare un minimo di sicurezza ed una parvenza di civiltà a quei nuovi operesi cui lui ha permesso di entrare in edifici evidentemente non ancora ultimati. L’agibilità che è concessa agli occupanti di queste abitazioni, rilasciata nonostante manchino certificazioni ed i cantieri siano aperti, deve essere effettiva, reale e non data con leggerezza ai costruttori.
Ramazzotti faccia subito mettere delle luci in Via Moneta, laddove manca illuminazione, e sappia che qualsiasi evento sinistro accadesse in quell’area sarà da addebitare all’irresponsabilità sua e del suo ufficio tecnico sempre solerte a concedere autorizzazioni e nulla osta a queste grandi imprese di costruzioni senza però, mai, preoccuparsi dei disagi patiti dai cittadini. Nel frattempo invitiamo tutti quelli che stanno subendo furti, in particolare nei garage e nelle vetture in sosta all’esterno dell’edificio, a sporgere denuncia al Sindaco Alessandro Ramazzotti in quanto responsabile del Comune di Opera.

OTTOBRE 2007

DROGA? NO GRAZIE!
TEST ANTIDROGA A SINDACO ASSESSORI E DIPENDENTI
L’INCIDENTE DI VERCELLI IN CUI PERSERO LA VITA DUE BAMBINI,L’AUTISTA ERA SOTTO L’EFFETTO DI DROGA
Nell’ultima seduta di Consiglio Comunale gli Amministratori operesi hanno approvato la mozione presentata da Ettore Fusco, della Lega Nord, che istituisce la possibilità di sottoporre a test antidroga ed antialcool i dipendenti del Comune di Opera, coloro che prestano servizi per il Comune stesso e gli Amministratori che prendono importanti decisioni. Questo per essere sicuri che proprio nessuno sia sotto l’effetto di sostanze stupefacenti quando presta un servizio che può mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini, dei bambini in particolare, e quando il lavoratore condiziona la vita delle famiglie con le proprie scelte influendo sull’economia ed il buon andamento delle stesse mediante politiche delineate da Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali.
La mozione leghista, presentata subito dopo la tragedia di Vercelli dove due bimbi persero la vita a seguito dell’incidente del bus guidato da un autista sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha ricevuto il quasi unanime consenso di maggioranza ed opposizione. Nessun voto contrario nonostante il capogruppo della maggioranza, il Consigliere del centrosinistra Angelo Scaglione, definiva la mozione “fumosa, incongruente e strumentale” per poi allinearsi comunque alla volontà dei colleghi e del Sindaco già dichiaratisi favorevoli.L’altro intervento contrario è stato quello dell’Assessore alle Politiche Sociali, Matteo Armelloni di rifondazione comunista, particolarmente toccato dal provvedimento che, nell’intenzione del capogruppo della Lega, è rivolto anche al suo assessorato dove poche persone, con troppa discrezionalità, decidono come e chi assistere, aiutare o rovinare mediante provvedimenti quali la sottrazione di minori, l’interdizione degli anziani e l’assegnazione in generale di aiuti e contributi.
La salute psicofisica dei lavoratori che possano arrecare danno ad altri, l’integrità degli operatori che educano i nostri figli e talvolta trascorrono con loro più ore dei genitori stessi, la moralità comprovata da atteggiamenti virtuosi, in tema di droga e alcool, per chi relaziona sullo stato anche psichico degli altri cittadini e, infine, il lavoro degli Amministratori che mediante delibere regolamentano la vita della comunità, va salvaguardata e controllata per dare ai cittadini un ulteriore sicurezza in un epoca della nostra società dove molti valori si sono persi ed i cittadini sono in balia di scelte e gestioni legate a persone non sempre moralmente e psico-fisicamente sane. Per riassumere potremmo citare il motto: “Mens sana in corpore sano”. Sotto controllo ovviamente.
OPERA INSICURA
PROSTITUTE, ROM, DROGA:
DEVE AVERLO CAPITO ANCHE IL SINDACO
Il Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti ripete, da quando è stato eletto primo cittadino, che a Opera non vi è un’emergenza sicurezza e che la vita della nostra cittadina scorre tranquilla.
Forse proprio per movimentarla un pochino il Sindaco ha pensato bene di provare a regalarci un accampamento nomadi lo scorso Natale.Non gradito il regalo, e rispedito al mittente dai cittadini operesi, il Sindaco ha deciso allora di diventare un paladino della giustizia.Non siamo convinti che abbia capito quanto gli succeda intorno ma pensiamo che abbia piuttosto preso atto del fatto che la sinistra perda voti proprio a causa di questa sua politica legata al buonismo ed alla considerazione che la sicurezza è prerogativa della destra.Infatti è cronaca recente quella dei Sindaci, anche di sinistra, che finalmente effettuano sgomberi di campi rom o perseguitano, per fare notizia, persino i lavavetri proprio per avere constatato, nell’ultima tornata elettorale, che gli italiani hanno premiato chi si batte per rendere le proprie comunità più sicure ed ordinate.
In questo quadro il Sindaco Ramazzotti, dopo avere negato, anche in Consiglio Comunale, che sulla Valtidone ci fossero le prostitute, ha preso il problema “di petto” ed ha scritto al Prefetto. Poteva fare di più, ma almeno ha preso coscienza di un problema ed oggi le prostitute, proprio per la determinazione del Sindaco Ramazzotti… sono ancora tutte li! Sempre Ramazzotti, con la maggioranza di sinistra, ha votato la mozione della Lega Nord volta ad armare la Polizia Locale nonostante ripetesse che Opera è una città tranquilla e non succede mai nulla. Una Consigliera di rifondazione comunista si è persino dimessa per questa scelta.
Il Sindaco sceriffo operese ha fatto sgomberare i rom dalla Cascina Mirasole (in realtà sono stati i carabinieri) guardandosi bene dal dire che è stato un ricatto di Opera Sicura che garantiva un nuovo presidio a partire dal giorno successivo se non li allontanavano immediatamente. Indipendentemente da tutto i rom li han fatti sloggiare ed il merito è suo.
Ancora Ramazzotti ha messo le telecamere in giro per tutto il paese continuando a dire che a Opera non ci si deve allarmare in quanto questo è un paese tranquillo dove la criminalità non esiste ed i delitti sono in diminuzione. Però le telecamere le ha messe. (A presto le multe!!!)
Il Sindaco Ramazzotti, pur rassicurandoci che Opera è un paesino tranquillo, ha permesso che davanti alla farmacia comunale ci fosse una guardia giurata. La stessa cosa avviene addirittura all’interno del municipo dove, da alcuni mesi, fa bella mostra di se un’altra guardia giurata preposta alla sicurezza dei cittadini che si recano in comune e, forse, anche quella del Sindaco che, magari, si sente meno sicuro di un tempo.Opera è una cittadina tranquilla dove non succede mai niente ha sempre ribadito il Sindaco che, sempre con il forse, dopo questo inverno ha perso un po’ della sua sicurezza.
Probabilmente quando ha dovuto far blindare mezzo paese per chiudere tutti gli accessi alle vie adiacenti quella dove lui vive. Forse in quell’occasione si è sentito meno sicuro e la polizia sotto casa gli ha fatto capire come viviamo noi operesi.
Noi che siamo senza scorta e senza protezione. Noi che abbiamo a che fare con balordi, drogati, stupratori, rom sobri o ubriachi, con delinquenti d’ogni categoria. Noi che viviamo la vita comune, in pratica.
A questo punto cosa vuole fare Ramazzotti? Continuare a dire che Opera è un paese tranquillo dove non ci sono drogati e delinquenti oppure prendere atto della realtà? Ce lo dirà nel prossimo Consiglio Comunale…

AMMINISTRATIVE 2008
STIAMO SELEZIONANDO I CANDIDATI AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE
CHI FOSSE INTERESSATO PUO’ SEGNALARE IL PROPRIO NOMINATIVO VIA SMS AL: 3481311083
OPPURE VIA MAIL A gruppoconsiliarelega@tiscali.it
SARA’ NOSTRA PREMURA CONTATTARE GLI ASPIRANTI AMMINISTRATORI.

SETTEMBRE 2007

SICUREZZA QUESTA AMMINISTRAZIONE SI E’ DISTINTA PER INCAPACITA’

La Via di Vittorio all’angolo con le Vie Moneta e Golgi. Esempio di sicurezza!

Se prima di svoltare in Via dello Zerbo, dove abita, il Sindaco Ramazzotti guardasse in fondo alla Via Di Vittorio noterebbe un palo della luce che sporge in mezzo alla strada. Non un palo normale, piuttosto una vecchia trave di legno marcia, piegata e più volte rattoppata. Nemmeno buona per farci un Pinocchio con il naso lungo come quello di un Sindaco che si distingue per le propaganda contraffatta e faziosa.
L'accrocchio regge da circa 4 anni un cavo che porta, o portava, corrente da una improbabile cabina elettrica sul marciapiede, chiusa con assi di legno, al cantiere non segnalato della lottizzazione di Via Golgi, attraversando l'incrocio con Via Moneta.
Il palo era già dolosamente non a norma e pericolante di suo ed il temporale di fine agosto gli ha dato il colpo di grazia ma, invece di sostituirlo, è stato rimesso insieme alla meno peggio dagli “addetti” ai lavori... due fascette fanno proprio miracoli, a conferma dell'alleanza Sindaco - Don Renato che, quando sarà beatificato, diventerà il Santo patrono dei sindaci sprovveduti.
Scherzi a parte oggi il rabbercio è più inclinato di ieri e la situazione è diventata ancora più pericolosa per i passanti che potrebbero, un giorno, ritrovarsi il palo sulla propria testa. Tanto per capirci basta che un mezzo da lavoro appena più alto di un Ducato passi sotto il manufatto ed i cavi elettrici potrebbero impigliarsi causando il crollo del palo e, qualora passasse ancora corrente, gravi problemi agli occupanti del mezzo. Naturalmente noi presumiamo che la corrente passi ancora dal cavo, altrimenti non avrebbe avuto senso il collage del palo per tenerlo in piedi.
Secondo testimonianza certa, e pure dimostrabile, i vigili dicono di essere a conoscenza della cosa e dato che, oltre al Sindaco ed al Vicesindaco, anche uno di loro abita proprio li, davanti al palo, non ne dubitiamo. Eppure nessuno lo segnala all’Ufficio Tecnico che, peraltro, chissà quante volte deve averne già verificato lo stato di pericolo. Ma forse dimentichiamo che l’Ufficio in questione ha dato l’agibilità al condominio che affaccia sul palo, quello rosa in Via Golgi, senza neppure valutare le certificazioni e, come verificato dagli organi competenti, addirittura in presenza di dichiarazioni false, incomplete o del tutto assenti. Chissà perché le grandi aziende che edificano immensi complessi possono lavorare senza alcun rispetto delle leggi confidando nella bonarietà degli organi comunali preposti al controllo mentre un cittadino che fa una piccola modifica alla sua proprietà è vessato da mille regole e controllato passo dopo passo con l’onere della certificazione di qualsiasi opera.
Ci fermiamo per non far perdere il filo del discorso ai tecnici comunali che, il giorno dopo questa lettura, dovranno provvedere a risolvere almeno una questione: quel palo è pericoloso; che sia eliminato o messo a norma!
INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE E MOZIONI di luglio e agosto
Salute pubblica / Bosco in città: i vialetti interni al Bosco in Città sono ricoperti di ghiaia finissima che si deposita nei polmoni dei cittadini che sostano sulle panchine del parco. Il Comune risolva quanto prima questo problema negli interessi soprattutto degli anziani che passano le giornate riempiendosi i polmoni di polvere.
Droga al polifunzionale: Sembra che nelle vicinanze della nuova biblioteca giri droga ma che le forze dell’ordine non presidino mai la zona verificando di cosa si occupano coloro i quali ronzano attorno ai giovani che si servono della struttura. Il Sindaco ci spieghi il perché.
Test antidroga: Con una mozione che sarà votata nel prossimo consiglio comunale, presentata sempre dalla Lega operese, si chiede di istituire dei test antidroga obbligatori ai dipendenti della pubblica amministrazione, da cui può dipendere la sicurezza dei cittadini (si pensi agli autisti dello scuolabus), ed anche agli amministratori che, con le loro scelte, condizionano la vita di migliaia di persone.
DON RENATO LASCIA OPERA
E’ giunto il momento per Don Renato, il parroco di Opera che sfidò i cittadini che non vollero il campo nomadi in paese, di levare le ancore e partire per un’altra destinazione. Il rapporto degli operesi con la Chiesa non è più lo stesso da quella sera del 21 dicembre dello scorso anno quando, a suo dire, il prete in bicicletta vide dinanzi alle fiamme “donne e uomini, giovani e anziani, anche bambini, tutti assatanati, privi di ogni intelletto e di ogni sentimento vagamente umano” macchiarsi di una terribile colpa, quella di voler impedire che arrivasse in paese un campo nomadi con il beneplacito del Sindaco Alessandro Ramazzotti e del Parroco stesso. La cronaca ricorda come quella sera fu vissuta intensamente dal paese e come una pacifica protesta, esasperata dall’arroganza del Sindaco e delle istituzioni, raggiunse il culmine della sua veemenza con il rogo delle tende che la protezione civile aveva cominciato a montare al mattino. Per quei fatti si sono appena concluse le indagini preliminari e vi è l’attesa del rinvio a giudizio per il Consigliere Comunale della Lega Nord Ettore Fusco, considerato la mente dell’operazione, e per otto cittadini operesi accusati di danneggiamento, devastazione, occupazione di suolo pubblico, associazione a delinquere, interruzione di pubblico servizio ed altri capi d’imputazione correlati.

NO INCENERITORE

Il Sindaco Ramazzotti continua a seminare confusione sulla vicenda dell’inceneritore in modo tale da impedire ai cittadini di organizzarsi alla stregua del Presidio anti-rom per affrontare a volto scoperto anche i nemici della nostra salute. Naturalmente la Lega Nord ha sollevato il problema alcuni mesi fa, come già fece nel 2004, cogliendo le istituzioni quasi disinformate sulla questione. Almeno questo è quello che ci volevano fare credere. Eppure da almeno sei anni si parla di questo inceneritore che, solo oggi che la Lega è forte e rappresenta la maggioranza dei cittadini pronti a mobilitarsi per difendere i propri diritti, allora si ricorda di prendere una posizione differente dalla solita riassumibile con un perentorio: “noi non ne sapevamo niente”. E così che Ramazzotti decide di ostacolare la raccolta firme di Opera Sicura trovando gli spazi sui quotidiani per dire alla gente che non è chiaro se le firme di Fusco e della Lega siano a favore o contro l’inceneritore. E così anche che si allea con altri sindaci comunisti per fare la voce forte e minacciare raccolte di firme a Milano, provocatoriamente, per tentare di fare passare il centrodestra meneghino come favorevole all’impianto. Centrodestra che noi non ci poniamo il problema di conoscerne l’opinione in merito in quanto, seppure favorevole, sarebbe legittimato dagli incassi e dalla lontananza dalle abitazioni. Un po’ come la Moratti che spediva gli zingari a Opera lontano dalla sua città con il beneplacito del suo vicesindaco di AN Riccardo De Corato. Mica abbiamo mai avuto niente da ridire sul loro operato, loro si eliminavano un problema. La questione è che noi siamo a Opera e, forse essendo leghisti, siamo abituati a pensare che prima di tutto bisogna essere padroni in casa propria e fare quello che è interesse dei propri concittadini. Le beghe e gli interessi di partito vanno lasciati fuori dalla porta. Lo tenga in mente prima di parlare ancora a sproposito il Sindaco Ramazzotti: “Fusco ed i leghisti nostrani sono interessati ai problemi di Opera e per questo vicini agli operesi”. La smetta quindi di parlare di altre realtà dove, oltretutto, fanno solo i propri legittimi interessi. Mi viene in mente una frase di cui tanto s’è abusato per rivoltarla contro l’autore: “Per votare contro i propri interessi bisogna essere coglioni”. Ma cosa significava, ancora, a Opera non l’hanno capito.

LUGLIO / AGOSTO 2007

SEMPRE JELLY WAX
ANCORA UNA VOLTA POSSIAMO DIRE CHE AVEVAMO RAGIONE

Nell’ultimo Consiglio Comunale si è tornati a discutere di Jelly Wax e di quanto l’allora Comitato spalleggiato dal Sindaco fosse falso ed interessato a tutt’altro che mandare via da Opera l’azienda che stoccava e trattava rifiuti tossici. Scusate se parlo al passato pur non avendo alcuna garanzia che le lavorazioni siano cessate e pur ricevendo di continuo segnalazioni di autobotti che arrivano e partono proprio da dove la SVR, questo il nuovo nome, dovrebbe avere cessato ogni lavorazione. Almeno secondo il Sindaco Ramazzotti. Il fatto è che dopo la Colli in Provincia, appena insediatosi il centrosinistra con Penati, i permessi prima non più concessi dalla Presidente di Forza Italia sono stati ripristinati dal suo sostituto con buona pace del Comitato che, tanto per cambiare, ha portato il suo presidente in Consiglio Comunale. Forse non tutti ricordano che fu prospettato il rischio che la SVR trasferisse le sue lavorazioni in Via Adda, vicino alla Busa, e forse non tutti ricordano che l’area è stata stralciata dal Parco Sud in piena giunta Ramazzotti senza che nessuno fermasse l’operazione. Noi ricordiamo anche altro: ad esempio una mozione Lega che chiedeva che quell’area, oramai non più Parco Sud, ma di competenza comunale, fosse destinata a verde attrezzato come il bosco in città, per intenderci. Naturalmente serviva a scongiurare possibili speculazioni edilizie che sapevamo non sarebbero servite alle lavorazioni che invece qualcuno ci voleva fare credere addirittura fossero imminenti. Assemblee pubbliche e picchettaggio dell’area, giusto il tempo di farsi fotografare dagli amici del giornale per poi tornare a casa sapendo che tanto mai, la SVR, avrebbe davvero fatto quei lavori senza avere il permesso della Regione e del Comune. In quel momento, però, serviva distrarre il cittadino da quella che era la vera finalità. Lasciare l’area senza destinazione d’uso per poi trasformarla in zona industriale dopo qualche tempo. Infatti, ecco giunto il momento in cui il Presidente del comitato e la sua Giunta del Sindaco Ramazzotti si sono ritrovati ad approvare il piano che prevede anche questa operazione. Una nuova area ceduta alle industrie, sottraendola al verde, una concessione alla proprietà della SVR che nel frattempo sembra, ripeto sembra, abbia cessato le attività in Via Romagna. Noi ve lo avevamo assicurato che quell’area sarebbe diventata zona industriale, così come vi abbiamo dimostrato che quest’amministrazione ha bocciato le nostre richieste di trasformazione in parco pubblico proprio per fare oggi questa variante. Purtroppo con il “te l’avevo detto” non si arriva da nessuna parte. Ricordatevene l’anno prossimo quando voterete… ricordatevene, quando verranno a promettervi ancora mari e monti.
I BRONTOSAURI DELLA POLITICA OPERESE
Eccoli tornare alla carica gli ex sindaci, ex vicesindaci, ex assessori, ex cortigiani di corte della politica spazzata via da tangentopoli. Dalle pagine di Punto e Linea tornano a vomitare insulti e frottole a non finire sul conto della Lega Nord e di Ettore Fusco in particolare. Non che avevano mai smesso, ma ultimamente erano meno attivi. Allora vediamo un pò... dunque, nella loro inutilità sociale sono capaci di andare a scopiazzare da qualche comunicato stampa del loro amato-odiato Sindaco Ramazzotti che hanno, peraltro, cercato di buttare giù alle ultime elezioni formando una lista che non ha portato neppure un consigliere in Comune e che ha regalato a Ramazzotti il 64 % dei consensi. Per la serie... piuttosto che il marciume della prima repubblica... meglio l'Amaro. Poi vediamo che altro... a si ecco un bell'articolo scopiazzato dal volantino dei democratici per Opera dove si dice che il cattivo Fusco ha votato contro la mozione della sinistra che sosteneva gli inquilini Enpam di Noverasco. Caspita che bravi questi vecchi politicanti che si nascondono dietro iniziali e pseudonimi per paura che la gente rilegga i loro nomi. Magari un giorno impareranno quanto è inutile scopiazzare le stupidaggini scritte dagli altri e se tra loro dovesse nascere un Montanelli della bassa allora imparerà a domandarsi, facendolo anche sapere ai lettori, cosa diavolo hanno votato e perchè Fusco non l'ha votato. Poi, comunque, gli amici di Noverasco possono anche dormire sonni tranquilli; pur non sapendo cosa ha combinato questo cattivo leghista, legaiolo per qualche pennivendolo di punto e linea, di una cosa possono stare certi. Il Sindaco è Ramazzotti e quindi l'Alberto da Giussano nostrano non può certo arrivare con il suo carroccio trainato dai buoi a cacciarli via da casa loro. Grazie a Dio c'è Ramazzotti... se non ci fosse lui bisognerebbe inventarlo, se non altro per i comici comunicati stampa e per l'ottimo lavoro che partoriscono i suoi fidi cattocomunisti da strapazzo. A proposito di fidi e castelletti, come quelli campati in aria dal buon primo cittadino operese, ma che diamine mi tocca rileggere? che sono bufale le segnalazioni di rom a Opera? Ma questi inetti che scrivono simili sciocchezze senza documentarsi hanno provato a chiedere alla Stazione dei Carabinieri di Corsico quante volte è dovuta intervenire la pattuglia prima di sgomberare l'area? hanno provato a chiedere al Comandante della Polizia Locale di Opera se qualcuno l'ha contattato fuori orario per chiedere che gli agenti pagati per la reperibilità uscissero ad effettuare lo sgombero? hanno provato a chiedersi che diamine ci guadagnano loro, cancrena della società, a voler ancora giocare a sputare veleno e sentenze idiote, scrivendo simili sciocchezze, addosso a chi è quantomeno stimato dai suoi concittadini? hanno infine pensato che forse, dopo avere chiesto alla Polizia Locale o ai Carabinieri come sono andate le cose, potrebbero anche smettere di sperare che in questo modo qualche briciola torni nei loro piatti? L'abbiamo letto l'editoriale dell'ultimo numero dove si piagnucola qualche rimasuglio di torta per tornare agli antichi fasti e magari rioccupare qualche poltroncina in Consiglio o, meglio ancora, qualche posticino all'ASL o almeno in un qualsiasi consorzio. Balle, balle, balle... e chissà che, se davvero le balle ripetute all'infinito poi suonano come verità, qualcuno si convinca pure di quanto sia cattivo il Consigliere Comunale Ettore Fusco. Nell'attesa che ciò avvenga, grazie ai matusa di punto linea e stampella, lasciamoli nel torbido delle paludi primordiali sperando che arrivi presto il loro momento. L'estinzione è vicina, ma quanto vogliono ancora durare questi brontosauri prima di sparire definitivamente senza lasciare traccia di loro?
TEST ANTIDROGA ANCHE AI POLITICI
UNA MOZIONE PER VEDERE SE è COLPA DELLA DROGA O NO
Sulla scia dell’ottima iniziativa del Ministro della Salute, Livia Turco, anche il Gruppo Consiliare di Opera della Lega Nord invita la propria Amministrazione a dotarsi dei test antidroga che il Ministro sta preparando affinché diventino legge dello Stato. Dopo la tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un bus guidato da un autista che aveva fumato uno spinello è diventato obbligo morale domandarsi se sia poi tanto lecito fare uso di sostanze stupefacenti quando si mette a repentaglio la vita degli altri. La nostra risposta è chiaramente un secco e perentorio no e per questo proponiamo siano subito istituiti al Comune di Opera dei test antidroga per tutti i lavoratori da cui dipende anche l’altrui sicurezza, per quelli che svolgono il compito di educatori e per coloro i quali, per la propria professionalità, si trovano a contatto con persone aventi problematiche umane particolari. A queste categorie di lavoratori proponiamo infine di aggiungere i pubblici amministratori operesi e quindi il Sindaco, la sua Giunta e tutto il Consiglio Comunale. Chi vuole gestire il destino di migliaia di persone è giusto che dimostri l’integrità psicofisica che le droghe, invece, alterano irrimediabilmente riducendo le capacità degli individui che ne fanno uso di essere razionali e lucidi nelle proprie scelte. Nel caso di una pubblica Amministrazione è indispensabile avere persone psichicamente attive per non danneggiare la collettività. Il testo della Mozione presentata al Consiglio Comunale dal Capogruppo della Lega Nord è consultabile su http://www.gruppoconsiliarelega/ dove si trovano anche le ragioni per cui pensiamo che qualcuno possa fare uso di droghe.

GIUGNO 2007

STIPENDI NEL MIRINO DELLA FINANZA
SONO MACIGNI PER RAMAZZOTTI I RILIEVI DEL MINISTERO
Il costo del personale rappresenta in un bilancio comunale una voce di spesa molto corposa. L’Amministrazione per poter funzionare richiede di una vasta struttura di persone che, nei luoghi comuni popolari, di solito sono anche poco efficienti. Questo non è il caso del Comune di Opera dove i lavoratori sono tutti impegnati a produrre il massimo nell’interesse della cittadinanza che li stipendia. Personalmente li conosco quasi tutti e non ho dubbi sulla loro dedizione e sulla qualità del lavoro svolto. Quasi tutti dicevo. Altra questione però è il costo del personale che nulla ha a che fare con l’efficienza dei dipendenti pubblici che, in questa sede, certo non vogliamo mettere in discussione. La premessa serviva ad introdurre il discorso sulla famosa verifica ministeriale che ha riscontrato tante e tali irregolarità da fare perdere la testa persino a Ramazzotti che, non sapendo cosa fare, ha azzardato una querela nei miei confronti. Per diffamazione! Oggi parliamo appunto di personale, sperando di non incappare in altre denunce che, seppure infondate, gravano sul bilancio di chi lavora per vivere e non assolda avvocati a spese dei contribuenti ma, esclusivamente, sottraendo risorse alla propria famiglia.Per l'anno 2003 con n. 89 dipendenti la spesa per l’Ente è stata di € 3.097.894,31 quindi mediamente ogni dipendente è costato alla comunità € 34.807,80; Per l'anno 2004 con n. 86 dipendenti la spesa è stata di € 3.542.524,93 quindi mediamente ogni dipendente è costato alla comunità € 41.192,15 con un incremento di oltre il 18% rispetto l’anno precedente. Per l'anno 2005 con n. 84 dipendenti la spesa è stata di € 4.047.969,87 quindi mediamente ogni dipendente è costato alla comunità € 48.190,10 con un incremento del 17% rispetto l’anno precedente. Ciò significa che nell'arco temporale di 2 anni, il 2004 e il 2005, le retribuzioni al comune di Opera sono aumentate del 35% con una maggiore spesa a carico della collettività di € 950.000. La maggiore spesa, quasi completamente improduttiva, ha comportato sottrazione di risorse al bilancio comunale ed ha richiesto maggiori ingiustificate imposte ai cittadini che anziché ricevere servizi più efficienti, che non hanno in alcun modo ricevuto, sono stati costretti a contribuire in misura maggiore alle retribuzioni dei dipendenti comunali. Dipendenti che hanno continuato a fare ciò che facevano prima.Anziché querelare, il Sindaco Alessandro Ramazzotti ed il suo Assessore al Bilancio Tonino Liguori, dovrebbero spiegarci per quale ragione se i nostri stipendi non sono aumentati del 35% in due anni siamo stati costretti a sostenere un costo per il personale aumentato proprio del 35%? Quali benefici e vantaggi ne ha ricavato la collettività da un simile incremento di spesa? Se proprio qualcuno dovesse pensare che forse, invece, è tutto regolare, allora perché gli ispettori del Ministero delle finanze ci contestano anche tale dato? Per noi il dato certo è uno solo: l’Amministrazione di Opera sprecava, spreca e sprecherà i nostri soldi fintanto che qualcuno gli permetterà di amministrarci. La soluzione è altrettanto univoca: andare alle prossime elezioni nel 2008 con le idee chiare e votare come a Vicenza, Verona, Varese, Como, Monza ed in tutti gli altri centri del Nord, che hanno appena rinnovato le proprie giunte, per il candidato della Lega Nord.Nell’attesa che la giustizia amministrativa faccia, comunque, il suo corso ed il buon Sindaco continui pure a querelare chi lo avversa.
VIA SAN FRANCESCO: DUE VENTATE DUE STRAGI DI ALBERI
Ogni anno quelle piante muoiono e sono rimpiazzate. Questa volta pensavamo fossero le definitive, visto i costi e la qualità dell’intervento, invece due ventate nel giro di dieci giorni le hanno abbattute tutte per ben due volte.
DISCIPLINA DEI SOGGIORNI DI BREVE DURATA DEGLI STRANIERI
VALE A DIRE: CHIUNQUE PUO' ENTRARE IN ITALIA!
Per l'ingresso in Italia di immigrati, motivato da ragioni di visite, affari, turismo e studio, non è richiesto il permesso di soggiorno, se la durata del soggiorno stesso non è superiore a tre mesi. Lo prevede il disegno di legge “Disciplina dei soggiorni di breve durata degli stranieri per visite, affari, turismo e studio” approvato definitivamente dalla Camera dei Deputati il 16 maggio scorso e non ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.Al momento dell'ingresso o, in caso di provenienza da Paesi dell'area Schengen, entro otto giorni dall'ingresso, lo straniero deve dichiarare la sua presenza all'autorità di frontiera o al Questore della provincia in cui si trova. In caso di inosservanza di tale obbligo lo straniero è espulso ai sensi dell'articolo 13 del “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”. La stessa sanzione si applica se lo straniero, pur avendo regolarmente dichiarato la propria presenza, si trattiene nel territorio dello Stato oltre i tre mesi.
OPERA SICURA VINCE ANCORA
Grazie ai cittadini del Comitato Opera Sicura che hanno chiesto a Prefettura e Questura lo sgombero dei campi di Via Ripamonti e dell’Abbazia di Mirasole, nel giro di pochi giorni si è ottenuto l’obiettivo del ripristino della legalità in entrambi i siti occupati. I cittadini del Presidio di Opera si sono detti disponibili a riprendere il presidio del territorio qualora le istituzioni non avessero provveduto a soddisfare le legittime esigenze di sicurezza degli operesi. Così, mentre il Sindaco di sinistra per anni non ha fatto nulla per allontanare i rom della Cascina Mirasole, Opera Sicura ha dato un ultimatum alle istituzioni chiarendo che se non veniva ripristinata la legalità entro il 2 di giugno sarebbe partito un nuovo presidio dal 3. All’alba del 30 maggio, due giorni dopo la nostra richiesta, è stata sgomberata la cascina dagli abusivi. Ci scusi Ramazzotti se ce ne prendiamo il merito. www.operasicura.blogspot.com
DOPO IL CASO DEL MANIACO DELLA SCUOLA
INTERPELLANZA Al Sindaco del Comune di Opera
CANCELLO SCUOLA ELEMENTARE DI VIA EMILIA
Siamo ad intimarvi la chiusura del cancello della scuola elementare di Via Emilia durante le ore di lezione.Rammentandovi che questa non è la prima richiesta che vi facciamo in tal senso e che le motivazioni da voi esposte anche oralmente ai cittadini, per non chiudere quel cancello, sono sempre state di una stoltezza tale da non meritare alcun commento, consideratevi sin da ora i destinatari di denuncia, in quanto responsabili di qualsiasi altro caso di esibizionismo o violazione del perimetro scolastico che si verificherà, qualora dovessero ripetersi casi come quello dell’esibizionista del 22 maggio di cui siete certamente informati.Il Consigliere Ettore Fusco della Lega Nord
LA CASA DELLE LIBERTà VINCE DOVE A GUIDARLA è LA LEGA
Nei centri del Nord dove gli accordi elettorali hanno dato il comando agli uomini della Lega si sono ottenuti i risultati più appaganti per il centrodestra che ha conquistato moltissime amministrazioni ed in particolare Como, Varese, Vicenza e Verona ma anche centri minori come ad esempio Pieve Emanuele (sindaco di Forza Italia) al primo turno dopo sessanta anni di sinistra. L’altro comune confinante con il nostro che andava al voto ed ha riportato un risultato eclatante per il carroccio, San Donato Milanese, ha visto raggiungere nella frazione di Poasco il 21% di consensi ai lumbard locali che stanno guidando la protesta contro i numerosi campi nomadi che Milano localizza nella periferia sud della città. A S. Donato la lega raddoppia i voti delle ultime amministrative.

MAGGIO 2007

PARROCCHIA, MA QUANTO CI COSTA?
ECCO I CONTRIBUTI PERCEPITI IN SETTE ANNI DI GIUNTA RAMAZZOTTI

Da quando Ramazzotti è Sindaco di Opera abbiamo constatato che la generosità del Comune verso il parroco è piuttosto aumentata. Fatta eccezione dei contributi dati all’oratorio ed all’Agesci in occasione di organizzazione di feste, alcune migliaia di euro, la considerevole cifra di quasi trecentomila euro (289.341,23) è stata appannaggio di don Renato negli anni che vanno dal 1998 al 2004 escludendo ancora, per quanto riguarda la competenza di Ramazzotti, gli anni dal 2005 al 2008 che siamo sicuri saranno molto ricchi. Certamente arriveranno altre belle soddisfazioni per la Parrocchia visto che tutto si gioca in quest’ultimo anno del mandato Ramazzotti, quindi, in piena campagna elettorale. Una Parrocchia, quella dei Santi Pietro e Paolo, che in questi ultimi anni, da quando è arrivato il don dei rom, si è schierata apertamente per il centrosinistra fornendo un appoggio piuttosto sostanzioso e determinante soprattutto in occasione della riconferma del Sindaco nel 2003. Siamo in attesa di potervi comunicare con precisione tutto quello che in questi sette anni si è fatto con i circa seicento milioni di lire dati alla Parrocchia e siamo anche in procinto di farvi sapere cosa il Ministero delle Finanze deciderà di fare in relazione alle decine di irregolarità riscontrate nella gestione amministrativa e contabile del Comune di Opera. Nel frattempo facciamo una piccola considerazione che speriamo non ci costi la scomunica: Dato che le vie del Signore sono infinite e che tutte le strade portano a Roma. Considerato infine che Roma è ladrona… Ci sorge un dubbio: che le vie di cui sopra siano lastricate d’oro?!
NOVERASCO, ENPAM: resistere fino all’ottenimento del prezzo più vantaggioso per gli inquilini è possibile se non si accettano le condizioni poste oggi sul piatto della bilancia. L’alternativa alla vendita diretta è quella in blocco e per l’Enpam rappresenterebbe una grave perdita. Basta aspettare che siano esperite tutte le trattative, non dal Comune!!!
ALTRO ARTICOLO SU NOVERASCO IN ULTIMA PAGINA

ROGO AL CAMPO ROM
APPIGNANO DEL TRONTO COME OPERA PER LA LEGALITA’
Quanto successo ad Appignano, comune della provincia di Ascoli Piceno, non è altro che parte di quello che sarebbe toccato ad Opera se le protesta popolare non fosse stata preventiva e fortemente determinata nel non accettare i nomadi. Analoghe scene le avremmo vissute nel nostro paese se i cittadini non avessero vinto la battaglia contro il Sindaco Ramazzotti, il Parroco e le istituzioni tutte che, non più di quattro mesi fa, volevano insediare il campo definendolo provvisorio (come lo sono tutti i campi nomadi!!!)
I quattro ragazzi vittime del rom ubriaco, e dell’intera comunità nomade di cui fa parte vivendo nell’illegalità, sono solo la conseguenza della scellerata politica del Sindaco di quel paese che ha permesso l’insediamento del campo e non ha sentito il dovere di rimuoverlo definitivamente ed in tempi celeri quando i suoi concittadini hanno manifestato il proprio dissenso.
Oggi piangiamo per i quattro giovanissimi le cui vite sono state stroncate vigliaccamente da un ubriaco alla guida di un furgone; quattro decessi che potevano essere evitati se solo si fosse agito nell’interesse dei cittadini di Appignano e non invece nell’ignavia ed il disinteresse per gli amministrati.
Una negligenza, quella di quasi tutte le amministrazioni, che sovente cela finalità poco chiare per sindaci e parroci che si prendono carico di ospitare ed assistere i campi nomadi.
Ancora una volta hanno perso i cittadini per non essere stati ascoltati dalle istituzioni ed anche ad Appignano, come ad Opera, il campo adesso è stato dato alle fiamme.
Per evitare che altri cittadini debbano imitare gli operesi prima, e gli appignanesi oggi, le istituzioni devono intervenire immediatamente per riportare la legalità in tutti quei comuni d’Italia dove esistono baraccopoli illegali che ospitano persone che, non lavorando, vivono di espedienti a danno del popolo che le istituzioni stesse dovrebbero invece premurarsi di tutelare.
La ricorrenza del 25 aprile festeggiata da poco e da tutti, in tutto il paese, deve fare riflettere sulla necessità di essere liberati oggi, come sessanta anni fa, da una tirannia. La tirannia dell’illegalità. Comunicato stampa del Gruppo Consiliare della Lega Nord di Opera.

OPERA SICURA
E’ nata un nuova realtà territoriale che intende rappresentare la legittima aspettativa di sicurezza che i cittadini operesi vorrebbero riporre nelle istituzioni ma che, purtroppo, delusi dalla risposta che da queste arriva ogni qualvolta ne sia sollecitato l’intervento si vogliono organizzare per poter presidiare Opera ed intervenire sollecitando l’Amministrazione e soprattutto le forze dell’ordine a fare il proprio dovere laddove vi siano situazioni di illegalità peraltro molto diffuse nel nostro paese. Attualmente Opera Sicura ha un ruolo limitato alla denuncia di quanto di illecito accade sul nostro territorio. Alcune persone di Opera hanno partecipato alla manifestazione del 26 marzo a Milano per chiedere più sicurezza, alle assemblee cittadine del Vigentino ed alla manifestazione lungo la Via Ripamonti per fronteggiare i campi nomadi presenti proprio in quella zona, alla raccolta firme di P.za Udine contro il ghetto dei nomadi al Parco Lambro ed al presidio di P.za Gramsci contro l’illegalità della vicina Via Paolo Sarpi anche denominata chinatown. Altre iniziative sono in programma soprattutto al Vigentino ed al Parco Lambro per fronteggiare l’illegalità portata dai campi nomadi. Noi di Opera, con i nostri metodi pacifici, abbiamo sfinito le istituzioni in una battaglia importantissima per la sicurezza nel nostro paese ed ora, forti della consapevolezza di essere uomini e donne coraggiosi, abbiamo altre battaglie da vincere prima di poterci considerare padroni in casa nostra. La prima iniziativa concreta nel nostro comune la vogliamo fare lungo la Valtidone, proprio dove Ramazzotti ha negato (con tanto di verbale del Consiglio Comunale) che vi sia mercato della droga e prostituzione (bella faccia tosta negare una cosa simile!). Nelle prossime settimane ci organizzeremo per presidiare le piazzole di sosta sulla Valtidone in modo tale che le prostitute abbandonino Opera e non causino più situazioni di pericolo con gli automobilisti che fanno improbabili manovre. Sempre dalle piazzole impediremo ai clienti degli spacciatori di rifornirsi dai venditori di morte appostati sotto le aree di sosta in attesa dei compratori. operasicura@libero.it

A NOVERASCO NON DECOLLANO LE VENDITE
Causa della trattativa fiacca è il prezzo, troppo oneroso per gli inquilini, che supera di gran lunga quello applicato dall’Enpam in altre realtà per costruzioni di maggior pregio rispetto le nostre che versano in condizioni quasi fatiscenti e bisognose di molti interventi anche strutturali. La proprietà deve abbassare le richieste agli inquilini ed accordarsi con gli stessi lasciando perdere l’Amministrazione comunale, che non ha ancora fatto nulla per agevolare i cittadini, e gli avvocati che l’Amministrazione stessa propone. Un gruppo di giuristi si sta occupando della trattativa e giungerà a spuntare un prezzo migliore se nessuno si rende disponibile ad acquistare alle condizioni dettate oggi, arbitrariamente, dall’Enpam.

UNA NUOVA ANTENNA, UN MOSTRO ELETTROMAGNETICO
Sorge tra il campo da calcio della polisportiva ed il cimitero, nell’area dove dovrebbe sorgere anche un parcheggio, a poche decine di metri dal parco giochi che costeggia la Via F.lli Cervi, a cento metri dalle case di Via Don Minzoni ad altrettanti metri dalla scuola media di Via Papa Giovanni XXIII ed a ridosso di quello che sarà un nuovo parco cittadino. Questa volta i finti ambientalisti non hanno rispettato proprio nessuno a cominciare dai morti, che riposano a venti metri dall’antenna, proseguendo con gli sportivi che usano il campo comunale dai quattro anni di età in su. E poi, ancora, le famiglie degli sportivi che oseranno sedersi in tribuna disteranno poche decine di metri dall’antenna, i fedeli del santuario della Madonna dell’Aiuto pregheranno a cento metri e poi ci sono i ragazzi della scuola media, le famiglie che vivono nei palazzi di fronte alla scuola ed a duecento metri un asilo, altre case, l’oratorio, ecc, ecc. Noi non abbiamo ancora capito quanto queste antenne siano pericolose per la salute pubblica ma visto che dati precisi non vengono diffusi e che il Sindaco si oppone solo quando i suoi consiglieri rischiano di averle davanti casa, com’è accaduto con quella di Noverasco finita poi nell’area circense, siamo dell’opinione che vadano poste il più lontano possibile dai centri abitati e se Opera non ha territorio, lontano dalle case, dalle scuole e dai luoghi di aggregazione, può rinunciare agli introiti delle antenne lasciando che siano piazzate sui comuni limitrofi a copertura anche del nostro. Questa avidità non è sana, caro signor Sindaco!

APRILE 2007

ISPETTORI MINISTERIALI AL COMUNE DI OPERA
DECINE DI CONTESTAZIONI ALL’AMMINISTRAZIONE
Sono stati loro, sembra dire Ramazzotti… ma questa volta è inutile, le ispezioni sono tutte per lui ed i suoi collaboratori.
Sono arrivate le conclusioni del Ministero delle Finanze in merito alle verifiche effettuate presso il Comune e sono di gran lunga più gravi delle accuse che il clima di tensione, da lui prodotto, ha certamente contribuito a fare si che il PM ci rivolgesse per i fatti del campo nomadi. L’ottimo lavoro degli ispettori ha prodotto una corposa relazione con decine di contestazioni in merito alla gestione dei soldi degli operesi… Premi di produttività non giustificati, appalti non proprio chiari e trasparenti, doppie indennità ai dipendenti, uso illegale dei co.co.co. per fare lavorare amici e militanti di partito ed altro ancora. Un’appropriazione indebita dei soldi della collettività che adesso, ciliegina sulla torta, il Signor Sindaco deve restituire agli operesi. Purtroppo non possiamo ancora essere troppo chiari nella pubblicazione di tutte le magagne riscontrate ma lo faremo appena ne avremo la possibilità ed allora lasceremo a voi giudicare l’operato del Sindaco e della sua maggioranza che, nell’ultimo Consiglio Comunale, si è approvata il Bilancio Preventivo senza neppure voler informare i consiglieri comunali della relazione ministeriale. Siamo indignati per quello che quest’Amministrazione ha fatto in questi anni di malgoverno ma non siamo certo sorpresi… del resto uno dei nostri slogan era “non regalare Opera a Roma” dove con Roma si intendeva lo spreco e le ruberie da partitocrazia italiana ben riassumibili con un altro nostro slogan, quello storico, “Roma ladrona la lega non perdona”. Speriamo neppure il Ministro.

I CONSIGLIERI DI SINISTRA HANNO APPROVATO IL BILANCIO SENZA NEPPURE CONOSCERE LE CONTESTAZIONI AL COMUNE
Questo è quanto maggiormente ci fa riflettere sulla necessità di cambiare tutto, cominciando proprio dal Consiglio Comunale che deve necessariamente rendere conto agli operesi di ogni sua scelta. Non basta protestare contro un campo nomadi, contro provvedimenti che toccano solo fasce del paese quali possono essere stati, ultimamente, per i residenti di Noverasco i prezzi delle case nella vicenda Empam e per i proprietari di case in cooperativa la questione della valutazione dei terreni su cui sorgono le loro abitazioni. Gli operesi devono alzare la testa e protestare contro ogni sopruso chiedendo che il Sindaco, la sua Giunta ma anche i consiglieri comunali spieghino ai cittadini quello che fanno.
Ettore Fusco ed i consiglieri del Polo per Opera hanno chiesto al Sindaco un’informativa in merito alla relazione ministeriale prima di approvare il bilancio preventivo per il 2007. Richiesta lecita e sacrosanta visto che molte infrazioni dell’ Amm i n i s t r a z i o ne vengono ripetute anche nella prossima gestione finanziaria ma, sotto il silenzio dei consiglieri di maggioranza, il Sindaco ha negato l’utilità della semplice spiegazione al Consiglio. E’ assurdo che il Comune di Opera abbia subito una verifica contabile amministrativa con tanto di deduzioni finali e comunicazione di violazioni di leggi ed il Consiglio Comunale non sia stato informato. Avendolo saputo per vie traverse ci siamo premurati di chiederne debitamente conto ma questo diritto ci è stato negato dal Sindaco sotto, e lo ripeto, il colpevole silenzio di tutti i consiglieri comunali di sinistra che hanno votato contro l’ordine del giorno che chiedeva alla Giunta di relazionarne brevemente. Naturalmente, invece, la levata di mani della maggioranza non ha tardato ad arrivare quando si è trattato di approvare il bilancio.
L’augurio ai consiglieri di maggioranza è quello di essersi resi consapevolmente conto di avere violato anch’essi delle leggi approvando un bilancio che il settore finanziario dello Stato ha praticamente bocciato. Violazione questa che deve portarli sullo stesso piano di chi ha gestito i nostri soldi nel modo contestato dagli ispettori che hanno indagato e riscontrato le irregolarità.
Nell’attesa che il Ministero istituisca le pratiche affinchè il procedimento nei confronti del Comune di Opera possa andare avanti rilevando quante e quali responsabilità devono essere sanzionate invitiamo i cittadini a chiedere ai propri rappresentanti eletti in seno al Consiglio Comunale (soprattutto quelli che hanno ricevuto le vostre preferenze, quindi quelli il cui nome avete scritto sulla scheda elettorale) come hanno potuto votare un bilancio senza neppure chiedere, al proprio Sindaco, di cosa stavano parlando Lega e Polo quando citavano la verifica del Ministero delle Finanze.

APPROVATO IL BILANCIO PREVENTIVO 2007
ECCO COSA CAMBIA:

ICI: Aumenta dal 6 al 7 l’aliquota relativa ai terreni ed agli immobili che non beneficiano del bonus per la prima casa. Pertanto aumentano le spese per i negozi, gli uffici, i magazzini, i box ed i terreni.
TOSAP: Aumenta per tutti anche grazie alla modifica della classificazione delle zone. La periferia diventa centro, ad esempio. I passi carrai arrivano a costare anche tre volte la tariffa dell’anno scorso.
TARSU: Aumenta del 2% la tassa sui rifiuti proseguendo la sua corsa al rialzo. Alla faccia delle promesse di diminuzione che ci sarebbe stata se ci fossimo impegnati con la raccolta differenziata.
TASSA PUBBLICITà: Aumenta per tutti coloro che pubblicizzano qualcosa attraverso qualsiasi mezzo, tocca anche l’affissione.
SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE: Aumenta il costo dei servizi comunali dietro domanda. Non cambiano le fasce isee.
ADDIZIONALE COMUNALE SULL’ENERGIA ELETTRICA: Aumenta di circa il 5% rispetto al gettito dell’anno scorso.
e poi…
Previste ancora notevoli spese per la pace e la cooperazione con l’istituzione di altre figure (sempre remunerate) che agiscono nell’ambito di questo settore.
Le spese inutili proseguono con un’infinità di capitoli purtroppo non chiari in quanto non specificati nei singoli provvedimenti ed, ovviamente, non presentati dalla Giunta. Una di queste riguarda i gemellaggi che il Comune ha deciso di attuare con qualche realtà italiana o anche straniera. Alla faccia dei cittadini e della parte politica che, invece, prometteva di togliere l’ICI sulla prima casa risparmiando sulle inutili spese di rappresentanza (tipo la pace, i viaggi in Palestina, le manifestazioni patrocinate dal Comune, i gemellaggi, ecc…).